Gela. Il gruppo tecnico che ha lavorato al progetto per la riqualificazione di Montelungo, appena bocciato dall’assessorato regionale territorio e ambiente, si prepara a presentare richiesta affinché venga rivista l’intera documentazione inoltrata agli uffici regionali. L’assessore Terenziano Di Stefano e il dirigente Antonino Collura, che hanno seguito l’iter insieme ai progettisti, sono certi che ci siano tutte le credenziali per l’ammissione al finanziamento. La cifra richiesta era superiore ai cinque milioni di euro. “Ci contestano un aspetto su un parere sanitario, che in realtà non ha attinenza con il progetto – dice Di Stefano che con Collura sta predisponendo le note di replica – si fa riferimento all’assenza del parere della soprintendenza provinciale, che è stato regolarmente richiesto ma non è stata data risposta entro i trenta giorni e di conseguenza vale il silenzio assenso, altrimenti avremmo rischiato di non poter partecipare al bando. La nota che i funzionari della Regione avrebbero inviato a novembre dello scorso anno, semplicemente non esiste. Abbiamo fatto tutte le verifiche e non c’è alcuna nota, almeno a nostra conoscenza. Addirittura, il progetto aveva ottenuto il parere favorevole della Riserva Biviere, da un punto di vista ambientale, che sul territorio opera come ufficio distaccato della Regione. Anche questa è una contraddizione. L’ufficio periferico della Regione ci dà parere favorevole e invece l’assessorato boccia il progetto. Stiamo chiedendo che la procedura per Montelungo venga rivista e inserita tra i progetti ammessi al finanziamento”. A Palazzo di Città, sono convinti che ci siano i presupposti tecnici e che siano stati rispettati i parametri dettati dal bando. “Andremo fino in fondo e non ci fermiamo – conclude il vicesindaco – è un progetto che abbiamo realizzato da zero e siamo stati molto attenti, con un lavoro approfondito dei progettisti. Se dalla Regione non dovessero arrivare riscontri, allora verrà proposto per altre linee di finanziamento. E’ stata appena attivata quella del Ministero dell’interno su edilizia e riqualificazione”.
Il no arrivato da Palermo ha sicuramente colto di sorpresa gli uffici dell’assessorato retto da Di Stefano, in una fase di forte interesse per arrivare allo sblocco di fondi ritenuti fondamentali per rilanciare aree del territorio, ad oggi in condizioni di quasi totale degrado.