Gela. Chiuse le indagini e, adesso, scatta il giudizio immediato.
I presunti giri di società. Al centro delle accuse ci sono i presunti componenti di un gruppo che avrebbe sistematicamente aggirato il fisco anche attraverso il trasferimento d’intere società in perdita all’estero, soprattutto nell’est Europa. La mente, stando agli investigatori, sarebbe stato l’imprenditore Fabio Fasulo. Si dovrà presentare, insieme agli altri presunti componenti del gruppo, davanti al collegio del tribunale il prossimo 16 luglio. A chiudere le indagini sono stati i magistrati della procura che, attreaverso l’attività investigativa svolta dai militari della guardia di finanza del comando provinciale e di quello locale oltre agli investigatori dell’aliquota della stessa procura, sono riusciti a ricostruire decine di passaggi sospetti.
Semplici prestanome? A giudizio finiscono anche gli altri indagati, Lorenzo Li Calzi, Cristian Ciubotaru e Pietro Caruso che hanno puntato il dito in direzione dell’imprenditore Fabio Fasulo. Tra gli imputati, c’è anche Virginie Bongiorno che, invece, in fase d’interrogatorio non lo ha accusato. Sarebbe stato l’imprenditore, difeso dall’avvocato Giovanni Lomonaco, a utiizzare i nominativi di alcuni indagati facendoli risultare amministratori d’intere società senza che i diretti interessati, stando alla loro versione, ne fossero al corrente. Insomma, dei semplici prestanome. Adesso, però, verranno processati. I loro legali, gli avvocati Flavio Sinatra, Raffaela Nastasi, Giusy Ialazzo e Dionisio Nastasi hanno contestato le accuse proprio in fase d’indagine.