Gela. La sospensione immediata del vaccino anti Covid di AstraZeneca ha provocato il blocco delle prenotazioni. Tutte le persone che anche nel nostro territorio erano già in lista per essere sottoposte al vaccino anti covid si sono viste recapitare mail dal servizio di prenotazioni di sospensione e annullamento degli appuntamenti. Inoltre non ci si potrà prenotare nel portale online dedicato.
La decisione, valida per tutto il territorio italiano, è arrivata in via precauzionale e temporanea, «in linea con quanto deciso da altri Paesi europei» — cioè Germania, Francia e Spagna.
La sospensione ovviamente rischia di allungare i tempi della campagna vaccinale, che prevedono l’immunizzazione dell’80% degli italiani entro l’autunno. In Italia, dall’11 febbraio, sono già state somministrate circa 1 milioni di dosi di AstraZeneca; un altro milione era stato consegnato ma non ancora somministrato. In provincia di Caltanissetta sono stati vaccinati con Astrazeneca 574 persone sui 745 prenotati. Nel nostro territorio sono 580 i positivi al Covid, con Caltanissetta che da domani ufficialmente diventa zona rossa con i suoi oltre 230 casi superati.
Aifa sta intanto indagando per stabilire se ci siano legami causali, al momento esclusi, tra i decessi dovuti alla formazione di coaguli nel sangue e la vaccinazione. Per chi ha già ricevuto la prima dose dovrà attendere nuove comunicazioni.
Oggi l’agenzia ha spiegato che comunicherà appena possibile le modalità di completamento della vaccinazione per tutti coloro che hanno ricevuto la prima dose di AstraZeneca.
L’Agenzia Europea per i medicinali (Ema) ha ribadito più volte che il vaccino AstraZeneca è da considerarsi sicuro. Anche oggi, dopo la sospensione in molti Paesi, ha ribadito che «i benefici del vaccino AstraZeneca superano sempre i rischi». Il numero di eventi tromboembolici nelle persone vaccinate, spiega l’Ema, non è superiore a quello osservato nella popolazione generale. Giovedì 18 marzo arriverà comunque una nuova valutazione sulla sicurezza del vaccino da parte dell’autorità europea.
Gli specialisti hanno spiegato che le trombosi venose e polmonare hanno una incidenza in Italia di 1 caso ogni 1000 abitanti. In Italia dunque si possono verificare 60 mila casi l’anno, 166 al giorno, a prescindere dal vaccino anti covid.