Siragusa segretario Pd, “vedute differenti con sindaco”: Greco, “esca linea chiara”

 
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Il Pd rompe definitivamente il canale politico con il sindaco Greco

Gela. Seppur in remoto, causa misure anti-Covid, il nuovo segretario cittadino del Pd Guido Siragusa ha scelto di affrontare il congresso locale, iniziato nel primo pomeriggio di oggi, direttamente dalla sede del circolo “Gela Centro”. Insieme a lui, il neo componente della segreteria provinciale Giuseppe Favitta. Siragusa, riprendendo alcune affermazioni del consigliere civico Davide Sincero (presente come molti altri esponenti politici locali seppur non aderente al Pd), ha ricordato Pio La Torre e chiesto che anche l’amministrazione comunale si faccia carico di sostenere la proposta di legge contro la propaganda fascista e nazista. Diciotto pagine di una relazione, che ha sintetizzato durante il suo intervento. “E’ un incarico di responsabilità – ha detto ricordando le sue radici democristiane nel giorno dell’elezione a segretario nazionale di Enrico Letta – il Pd deve essere un punto di riferimento. Ringrazio Peppe Di Cristina per il lavoro fatto. Serve una vera politica del fare. Dobbiamo essere un partito della responsabilità. C’è stata una fase nella quale c’era forte attenzione per la città. Oggi, invece, il governo regionale revoca i finanziamenti, ad iniziare da quello per la darsena commerciale. Vogliamo ricostruire il centrosinistra locale e aprire il campo”. Qualche passaggio l’ha riservato al rapporto con il sindaco Lucio Greco, intervenuto in apertura di assemblea. “Non bastano alcune affermazioni – ha detto ancora – ci sono delle differenze di vedute, che non sono state superare. Ci sarà eventualmente bisogno di sedersi intorno ad un tavolo, per verificare se ci sono le condizioni per avere una vera condivisione”. Per Siragusa, quindi, un’eventuale ripresa del rapporto politico con la giunta va prima di tutto verificata, senza incorrere nei difetti di comunicazione del recente passato, che hanno poi portato i dem a lasciare giunta e maggioranza. La posizione di Greco non pare così intransigente. E’ intervenuto in apertura del congresso. “Da questo congresso il Pd deve uscire con una posizione chiara e netta – ha spiegato l’avvocato – senza equivoci. Spero in proposte utili per la crescita del territorio. Sono certo che responsabilmente il Pd non farà mai mancare il sostegno alle scelte delicate che devono essere assunte dall’amministrazione comunale. La città non deve cadere in mano a gruppi di potere che antepongono interessi privati a quelli della città”. Una tesi che l’avvocato Greco ha spesso rilanciato, in più interventi pubblici. Il segretario provinciale Peppe Di Cristina, che pare molto possibilista, ha rilanciato “il patto per la città, da allargare ad altre forze”. Un varco politico non da poco, soprattutto in una fase ancora tutta da scrivere politicamente per la giunta. Per Di Cristina, Gela deve essere “come Termini Imerese e Taranto”, in una nuova questione meridionale. “Voglio ringraziare il sindaco Lucio Greco – ha proseguito – perché è stato in grado di mettere insieme una coalizione che dà risposte alla città e ha chiuso ad una certa destra”. Il segretario provinciale ha comunque confermato tutto il supporto per Siragusa. “Il segretario va sempre sostenuto e dedico il congresso a Totò Gallo”, ha concluso. Il congresso dem ha aperto a tanti aderenti e sostenitori, ma anche a presenze politicamente non certo così vicine. Sono intervenuti il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito, il consigliere comunale Gabriele Pellegrino (che ha da poco aderito a DiventeràBellissima), il commissario cittadino di Forza Italia Vincenzo Pepe, il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli, i civici di “Una Buona Idea” Terenziano Di Stefano, Davide Sincero e Rino Licata e il coordinatore provinciale dell’Udc Silvio Scichilone. Il senatore grillino Pietro Lorefice ha fatto capire che il dialogo con i dem non è un tabù. “Serve una visione molto ampia su temi importantissimi”, ha spiegato parlando di “rigenerazione”. L’attuale deputato regionale Giuseppe Arancio ha simbolicamente aperto alla “nuova generazione”, quasi inaugurando la corsa di Di Cristina verso l’Ars. “Ci sono diversi dirigenti a fine corsa – ha spiegato – è giusto aprire ai giovani. Saremo comunque sempre a disposizione del partito”. Arancio ha ribadito l’importanza di sfruttare i circa “due miliardi di euro” destinati al territorio. “Ad oggi pochi sono stati spesi”, ha aggiunto. Non sono mancati gli interventi di tanti dem locali, il consigliere comunale Gaetano Orlando, Calogero Speziale, Giuseppe Gallè, Miguel Donegani, Licia Abela, Salvatore Russotto, Giuseppe Fava, Giovanna Cassarà, Sebastiano Abbenante, Maria Ferrera, Tiziana Iozza, Annalisa Iozza, Giovanni Ferro, Antonio Gagliano e Claudia Caizza. La segreteria regionale ha partecipato con il segretario Anthony Barbagallo e con il vice Renzo Bufalino.

Il sindaco è intervenuto in collegamento su inviato dei vertici del Pd

L’ex assessore Grazia Robilatte ha spiegato che “Di Cristina ha percepito che non ci sono mai stati problemi personali con il sindaco, ma era sorto un disagio politico”. “Era necessaria una condivisione che in quella fase la giunta Greco non riusciva a garantire – ha aggiunto – sulla gestione della delega all’ambiente c’è sempre stato pieno accordo”. Il consigliere comunale Alessandra Ascia ha parlato della necessità di superare una visione del partito, limitata “alla spartizione aritmetica degli spazi”. Secondo Ascia, dovrà esserci un vero “dibattito aperto e le alleanze sono molto importanti”. Tra gli interventi, anche quelli del sindacato. Il confederale della Cgil Ignazio Giudice ha richiamato la vertenza Gela avviata nel novembre del 2019. “Ad oggi non ci sono mai state risposte”, ha detto. Ha inoltre ricordato la necessità di avere coerenza politica. Un avviso ai dem. “Serve una ricostruzione politica – ha aggiunto probabilmente riferendosi alle scelte del partito alle amministrative di due anni fa – senza nascondersi. Il civismo si ha senza partiti. Se c’è un partito, non si è civici”. Il segretario confederale della Cisl Emanuele Gallo ha invece ripreso il tema dei finanziamenti persi e della necessità di non ripetere altri errori, in un territorio che rischia di rimanere a secco. Il prossimo futuro dei democratici locali lo scriveranno Di Cristina e Siragusa, mentre Greco attende riscontri.

3 Commenti

  1. Finalmente il segretario, ma non cambia nulla è e sarà la family speziale & Company.
    Società a conduzione familiare.

  2. Uaooooo che aria nuova nel PD!! Hahaha sempre le stesse minestre scaldate, acide, ripassate, rifritte, ribollite… In puro stile PD ed in perfetta linea con i nazionali.

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