Gela. “Si sono presi 1.300 metri della mia proprietà trasformandola in parcheggio per l’area mercatale senza che io sapessi nulla”. Il parcheggio del mercato settimanale. Ad ammetterlo, davanti al giudice Antonio Fiorenza, è stato il proprietario dei terreni finiti al centro delle indagini che hanno portato al processo nei confronti dell’imprenditore Ignazio Missud, titolare dell’area che attualmente ospita le bancarelle del mercato settimanale per conto del comune. “Più volte – ha spiegato ancora – ho chiesto che il misto cava venisse rimosso, riconsegnandomi quella parte del terreno. Fino ad oggi, però, non è successo nulla”. La difesa dell’imputato, rappresentata dagli avvocati Rocco La Placa e Enrico Aliotta, contesta soprattutto la collocazione dei confini tra i terreni al centro delle verifiche. Nel corso dell’udienza, hanno risposto alle domande formulate dagli stessi avvocati difensori e dal pubblico ministero Pamela Cellura anche il tecnico che accertò la presunta occupazione abusiva e uno dei carabinieri che raccolse le denunce del proprietario ritenutosi danneggiato. Lo stesso titolare dei terreni ha scelto di costituirsi parte civile con l’avvocato Giacomo Di Fede che ha insistito proprio sulla linea dell’occupazione abusiva.
Acquisita una relazione tecnica. Intanto, il giudice Fiorenza ha deciso di acquisire la relazione redatta dal tecnico di parte che, nell’area mercatale di contrada Pezza Inferno, accertò la presunta occupazione senza titolo.