Spaccata alla gioielleria “G&G”, imputato chiede abbreviato: titolari parti civili

 
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Gela. E’ accusato della “spaccata” alla gioielleria “G&G” di corso Vittorio Emanuele e dopo l’arresto ammise i fatti. La difesa del ventiquattrenne Carmelo Martines, davanti al giudice Miriam D’Amore, ha chiesto di essere ammessa al rito abbreviato. Lo scorso anno, i poliziotti del commissariato arrivarono a Martines e al complice, il trentottenne Mirko Salvatore Rapisarda, che invece ha già avanzato richiesta di patteggiamento. Il colpo alla gioielleria fruttò un bottino di circa 40 mila euro. Un danno notevole per l’attività commerciale. I titolari, attraverso il loro legale, hanno preannunciato la volontà di costituirsi parte civile.

Nel procedimento, anche se con la sola accusa della ricettazione di un anello che secondo gli investigatori avrebbe fatto parte della refurtiva, è coinvolto anche il titolare di un’altra gioielleria. Gli imputati sono difesi dall’avvocato Carmelo Tuccio. Il dibattimento non è stato ancora aperto e il giudice D’Amore deciderà ad inizio aprile.

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