Depuratore Macchitella, progetto sotto verifica: procedura Via per potenziamento

 
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Il depuratore di Macchitella

Gela. A Roma, la commissione parlamentare sulle ecomafie, negli ultimi anni ha avviato un ciclo di verifiche e accertamenti sul sistema di depurazione in Sicilia. Tra i casi sotto esame, c’è quello di Gela. Ci fu un’ispezione dei parlamentari negli impianti locali. Sul finire dello scorso anno, sono stati consegnati i lavori per il raddoppio della linea di trattamento biologico del sistema di depurazione consortile, all’interno di raffineria. L’ammontare complessivo supera il milione di euro. Sugli interventi di potenziamento del sistema di Macchitella, invece, la conclusione delle procedure ancora non c’è. Negli scorsi giorni, atti del progetto sono stati trasmessi all’ufficio periferico locale, coordinato dalla Riserva Biviere, per i pareri sulla valutazione di impatto ambientale. La procedura complessiva è stata attivata dal commissario straordinario unico per la depurazione. Si tratta di lavori per un importo superiore ai quattro milioni di euro, che sulla carta dovrebbero partire, al massimo, entro i primi mesi del nuovo anno. Il progetto prevede un potenziamento della portata, dagli attuali 12 mila abitanti equivalenti ai 25 mila. Atti e documenti, in Regione, sono stati al vaglio della commissione tecnica specialistica. L’ufficio periferico locale, invece, aveva già rilasciato un parere negativo sulla valutazione di impatto ambientale, ritenendo fondamentale la presenza di un impianto di fitodepurazione per l’affinamento, come conferma Emilio Giudice.

Nuova documentazione è stata inoltrata e sarà esaminata da un ufficio che non ha mai ottenuto l’innesto di nuovi operatori, nonostante l’importanza dei pareri richiesti. Non è esclusa una valutazione di secondo livello. Bisognerà accertare il rispetto di parametri, previsti nel piano di risanamento, e che riguardano tra le altre cose il ciclo integrato delle acque, per il recupero. Il sistema di depurazione di Macchitella, gestito da Caltaqua, nel recente passato è stato spesso al centro delle attenzioni, anche investigative, per gli scarichi dei reflui nel torrente Gattano, che finisce in mare. E’ uno dei tratti di costa finiti nella lista nera di quelli più inquinati.

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