Gela. Il sequestro dell’intero complesso aziendale del gruppo Luca, a seguito dell’indagine antimafia “Camaleonte”, ha generato effetti anche su diversi clienti della concessionaria “Lucauto”, dopo i provvedimenti restrittivi passata sotto la gestione di un amministratore giudiziario. Una donna, che solo pochi giorni prima del blitz e dei sequestri, aveva regolarmente acquistato una Mercedes, si vide costretta a restituire la vettura. Non era stato completato il passaggio di proprietà. Anche l’automobile, costata circa 24 mila euro, finì sotto sequestro, pur se l’acquirente non è mai stata coinvolta nell’inchiesta. Il provvedimento di sequestro, notificatogli solo una decina di giorni fa, è stato revocato dai giudici del tribunale del riesame di Caltanissetta, ai quali si è rivolto il difensore della donna, l’avvocato Salvo Macrì.
Il legale ha spiegato che l’acquisto dell’automobile non ha mai avuto collegamenti con le vicende giudiziarie del gruppo proprietario della concessionaria e che la cliente aveva regolarmente rispettato quanto previsto nel contratto per acquistare la Mercedes, subendo quindi un notevole danno economico per quanto accaduto, visto che aveva già provveduto al pagamento complessivo. Elementi che hanno convinto i giudici nisseni. Sono stati disposti il dissequestro e la restituzione dell’auto.