Gela. Dopo le dure polemiche con i manager di Caltaqua, il sindaco Lucio Greco ha scritto ufficialmente all’Assemblea territoriale idrica, chiedendo una riunione urgente. L’avvocato punta ad esaminare la relazione sull’operato dell’azienda e sui servizi. Già due anni fa, in commissione tecnica, aveva votato per lo scioglimento anticipato del contratto con Caltaqua. Greco spiega che “le vittime principali dei disagi sono i cittadini”. Ha redatto un elenco di disservizi, allegandolo alla richiesta di convocazione dell’assemblea Ati. “Intendo farmi portavoce ed interprete della più vibrata protesta popolare. Caltaqua non è mai stata all’altezza del servizio essenziale che dovrebbe offrire alla città, e negli anni la situazione invece di migliorare è peggiorata. A fronte di ciò – dice Greco – le bollette arrivano puntuali e con cifre stratosferische. L’esasperazione dei miei concittadini è, pertanto, giusta e comprensibile e, come rimarcato nelle ultime settimane, se per nessun motivo è possibile recedere da questo contratto capestro, almeno che lo si riveda a favore della collettività, ma il tempo di tacere e subire è finito. Tra l’altro, non è solo Gela a patire questa situazione , per cui voglio sperare che anche i colleghi Sindaci dell’Ati possano condividere questa mia battaglia e sostenerla”.
Il presidente Ati, Massimiliano Conti, non mette nessun veto. “Noi siamo sempre stati disponibili ad analizzare tutte le criticità del servizio – dice – attendo la missiva del sindaco Lucio Greco. Del resto, opero su mandato dell’assemblea e anche Greco si è espresso con il suo voto”. Il livello dello scontro istituzionale tra il sindaco e Caltaqua aumenta, arricchito da toni sempre più aspri.