Gela. “La revoca della pubblica utilità farebbe allungare ulteriormente i tempi. Invece, stiamo cercando di capire se l’interessamento di due gruppi imprenditoriali possa sortire nuovi effetti. Non possiamo perdere i finanziamenti”. “Il ministero conferma una parte del finanziamento”. Il caso del polo fotovoltaico Agroverde, a detta del sindaco Angelo Fasulo, non deve ritenersi chiuso, condannato all’oblio. “Dal ministero – aggiunge – ci hanno confermato la disponibilità di una parte del finanziamento, quella relativa alla sfera agricola del progetto originario”. Da settimane, però, nonostante gli impegni assunti in consiglio comunale e i documenti varati, ben poco si sa delle sorti di una trattativa che continua ad essere portata avanti dai vertici della cooperativa Agroverde. Negli scorsi giorni, inoltre, si è riunita l’adunanza dei creditori del gruppo Mondello, tra quelli più colpiti dal fermo dei cantieri delle contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. La conferma di una parte del finanziamento sarebbe arrivata nelle ultime ore proprio da Roma. “Non ho a mia disposizione dati precisi – conclude il sindaco – ma l’intenzione è di salvare quello che ancora oggi potrebbe realizzarsi”. Da mesi, soprattutto dai banchi del consiglio comunale, si è levata la richiesta di revoca della pubblica utilità delle aree interessate a quello che, sulla carta, avrebbe dovuto rappresentare uno dei poli agrofotovoltaici più estesi d’Europa. La gran parte degli ex proprietari attende ancora le indennità dovute mentre nuovi ricorsi al tribunale amministrativo regionale di Palermo si apprestano ad essere discussi.