Gela. La scarsa erogazione idrica ritorna alla ribalta della contesa politica.
Baracche a secco. Ad attaccare è il candidato Lucio Greco. “E’ accettabile che nel 2015 – spiega – si assista ancora a questi spettacoli che offendono la dignità umana? Può ancora la città sopportare la mancanza d’acqua per diversi giorni o settimane a fronte di bollette così salate? Qualche giorno fa, ho visitato le vie del quartiere Baracche, disagiato e abbandonato, e ho dovuto assistere alle lacrime di una donna novantaduenne costretta a elemosinare una goccia di acqua da parenti e vicini di casa. Come è possibile assistere inermi ad uno scempio di tale portata che si trascina da anni?”. Gli strali dello stesso Greco, da tempo attivo su questo fronte con l’associazione “Cittadini per la giustizia”, non risparmiano neanche la società Caltaqua. “Anziani impossibilitati a svolgere le pulizie personali e quelle per la casa – conclude – il tutto condito da un atteggiamento incurante da parte della società di gestione che non dà alcuna spiegazione né si preoccupa di intervenire in maniera tempestiva”.