Gela. Anche l’impresa “Le Palme” potrebbe non aggiudicarsi il servizio di refezione scolastica. Scade, infatti, martedì, il termine ultimo della proroga chiesta da Andrea Pace, amministratore della società “Le Palme” per presentare la documentazione utile a subentrare al consorzio Glicine di Damiano Costanzo come deciso dai magistrati palermitani del Tar.
Secondo l’assessore all’Istruzione, Giovanna Cassarà, intenzionata a garantire la prosecuzione del servizio, “l’amministrazione comunale retta da Angelo Fasulo in rispetto della sentenza del Tar ha avviato lo studio di congruità dell’offerta presentata dalla società Le Palme. Hanno chiesto anche un aumento della proroga – spiega l’assessore Cassarà – Da tre giorni a cinque giorni, che gli è stata concessa. Entro martedì però dovranno produrre la giustificazione per consentire al dirigente del seggio di gara, Patrizia Zanone, di validare la congruità della loro offerta in rispetto della legge. Il tar non ha detto che dobbiamo affidare il servizio alla società Le Palme. Noi nel rispetto del verdetto abbiamo indetto una nuova gara, aperta a chi ha i requisiti. La società Le Palme è risultata la seconda, in sede di gara. Siamo pronti a prendere in esame anche la terza offerta. Per noi è importante non sospendere il servizio. Non vogliamo creare disagi. Di sicuro il servizio andrà a chi dimostra di avere tutti i requisiti. Auspico che siano loro, hanno dimostrato di essere una buona ditta”. Sabato pomeriggio sulla vicenda era intervenuto Andrea Pace, amministratore della società Le Palme, lamentando la mancanza di risposte da parte dell’amministrazione comunale. “Non riesco a capire perché il Comune continui ad ignorare il verdetto del tar – accusa Pace – in questo modo finiscono col tutelare un’impresa illegittima maturando, inoltre, un debito nei confronti della società che amministro. Se il Comune dovesse dare delle garanzie per iniziare sin da subito, la società sarebbe disponibile a subentrare ma solo dopo la firma del contratto. La procedura ad oggi, resta bloccata perché i consulenti devono valutare la nostra offerta economica”. Sulla gestione del servizio di refezione scolastica era intervenuta anche la segreteria sindacale della Cgil, lamentando una “situazione di incertezza. Le 67 dipendenti appartenenti alla Cgil non percepiscono lo stipendio ormai da dicembre dello scorso anno”. Su questa provocazione, l’assessore Cassarà replica dicendo “mi dispiace che qualcuno faccia speculazione politica su questa vicenda. Dico solo che l’amministrazione comunale ha interesse solo a garantire la regolarità del servizio”.