“Pd vuole realizzare programma”, Siragusa: “Serve condivisione e ora proposte a città”

 
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Il segretario cittadino dem Guido Siragusa

Gela. “I rapporti con l’amministrazione comunale? Decideranno gli organi di partito che saranno rinnovati a breve. Sono comunque del parere che bisognerà iniziare da dove ci siamo lasciati”. Il neo segretario cittadino del Pd Guido Siragusa non cambia spartito politico rispetto al suo predecessore, l’attuale segretario provinciale Peppe Di Cristina. Le sue non sono parole di circostanza, ma anzi tiene a sottolineare che “la continuità deve essere preservata nei grandi partiti”. “Ho condiviso tantissime scelte con Di Cristina – aggiunge – su altre è capitato di non avere la stessa posizione. Il rapporto è stato e continuerà ad essere di massima lealtà”, aggiunge. Sulla segreteria da affidare a Siragusa, del resto, da tempo c’era già il sigillo del gruppo dirigente dem, che si rifà a Di Cristina. Siragusa, in attesa della proclamazione ufficiale prevista per il 14 marzo, non parte a spron battuto, ma fa già capire che il partito cittadino non si tira fuori dal discorso amministrativo. “Il momento è difficile per tutti – spiega – proprio in fasi come questa bisognerebbe apprezzare il lavoro positivo fatto anche in passato. Invece, il difetto di tutte le amministrazioni che negli anni si sono succedute a Palazzo di Città è di aver deciso di azzerare tutto, senza mai considerare il principio della continuità amministrativa. Ci sono tanti dossier importanti che vanno affrontati con spirito unitario. La decisione di lasciare la giunta e uscire dalla maggioranza non è stata semplice, ma siamo convinti che serva collegialità nelle scelte. Ad oggi, è mancato il coinvolgimento di tutti nelle scelte importanti. Io stesso ho contribuito alla stesura del programma elettorale della coalizione del sindaco e il Pd ha tutta l’intenzione di realizzare le cose previste nel programma. Bisogna però essere chiari e condividere le decisioni. Se è cambiato il modo di intendere il rapporto tra partiti e amministrazione comunale, allora ritengo che il dialogo debba ripartire. Questa è una mia valutazione. Saranno poi gli organi del partito a decidere”. Le priorità del confronto istituzionale Siragusa sembra già averle stilate. “Vogliamo risolvere i tanti problemi della zona ex Asi, dagli sbocchi verso la Gela-Catania e la Gela-Vittoria e fino all’illuminazione pubblica e alla videosorveglianza? Vogliamo ritornare sul protocollo di intesa del 2014? Qualcuno è passato dal volerlo stracciare al tentativo di condividerlo. Ricordo che anche l’ex sindaco Domenico Messinese – dice ancora – era partito con la volontà politica di strappare quel protocollo, ma poi si accorse che era l’unico strumento a disposizione. Abbiamo perso le tracce di tanti punti di quel protocollo, che tra le altre cose prevedeva l’avvio della produzione sperimentale di guayule e il rilancio dell’attività estrattiva. Anche l’accordo di programma e l’area di crisi rischiano ormai di contenere solo enunciazioni di principio e null’altro. Bisogna fare sistema, condividere le scelte e non perdere tempo ad analizzare il Recovery fund, anzi spero che non si arrivi a chiedere la presenza di Draghi”.

Tra le prime mosse del nuovo corso democratico in città, Siragusa preannuncia una serie di proposte pubbliche. “Insieme agli organi di partito – conclude – si possono definire proposte da sottoporre alla città, alle forze produttive, alle parti sociali, all’associazionismo, senza escludere nessuno. Ribadisco il concetto, serve una condivisione che fino ad oggi non c’è stata”. Il nuovo segretario del Pd non cita mai il sindaco Lucio Greco, ma è scontato che l’attenzione dei democratici è in gran parte concentrata proprio sull’avvocato e sulla sua eventuale volontà di riaprire un canale ufficiale di dialogo, anche con la neo segreteria democratica, magari scrollandosi di dosso le ruggini politiche del passato.

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