Sotto sequestro tutti i beni dei Luca, operazione Dia e finanza su società e patrimoni

 
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Gela. Il sequestro complessivo tocca i 68 milioni di euro e segue l’indagine che ha coinvolto gli imprenditori del gruppo Luca, Rocco Luca, Salvatore Luca e Francesco Luca. La Dia e i finanzieri del comando provinciale in queste ore stanno eseguendo i provvedimenti. Sotto sequestro, aziende e beni riconducibili agli imprenditori. Il compendio sotto sequestro riguarda.

“LUCAUTO S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nel “commercio di autovetture”;

“CARLUCA S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nel “commercio di autovetture”;

“TERRANOVA IMMOBILIARE S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “locazione di
immobili”;

“IMMOBILLUCA S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “compravendita di beni
immobili”;

“LUCA IMMOBILIARE S.r.l. in liquidazione”, con sede in Busto Arsizio (VA), in attività nella “compravendita di immobili”;

“LUCA COSTRUZIONI S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “costruzioni di edifici”;

“MIRTO S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “costruzioni di edifici”.

Inoltre, la misura di prevenzione ha riguardato anche:
– l’intero compendio aziendale e 3 quote societarie (pari al 95% del capitale sociale) della “GINEVRA IMMOBILIARE S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “locazione di immobili”;

l’intero compendio aziendale e 2 quote societarie (pari al 90% del capitale sociale) della “LUCA IMMOBILIARE S.r.l.”, con sede in Gela (CL), in attività nella “compravendita di immobili”;

– 1 quota societaria (pari al 10% del capitale sociale) della “OIKOS S.r.l.”, con sede in Gela (CL), avente per oggetto l’attività di “alberghi e ristoranti”;

– 40 terreni siti in Gela (CL) di cui 25 facenti parte dei predetti compendi aziendali;

– 192 fabbricati siti in Gela (CL), Marina di Ragusa (RG) e Vittoria (RG), di cui 142 facenti parte dei predetti compendi aziendali;

– 47 rapporti bancari, finanziari e polizze assicurative.

I Luca, che attendono di essere giudicati dal gup del tribunale di Caltanissetta per le accuse dell’inchiesta “Camaleonte”, sono considerati vicini ai Rinzivillo. Di recente, il giudice del tribunale di Gela ha disposto la condanna per finanziamenti irregolari.

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