Gela. Una rissa scoppiò tre anni fa nel piazzale della stazione di servizio “Gb oil”, a Macchitella. Parole pesanti, forse un precedente tentativo di aggressione e tutto sfociò nella violenza. A rispondere di quei fatti, c’è anche un collaboratore di giustizia, il trentottenne Luigi Di Noto. Di recente, è stato condannato, in via definitiva, per il tentato omicidio di Farello, ai danni di un rivale. La Cassazione ha confermato, facendo diventare definitiva la sentenza. Insieme a lui a processo, ci sono la moglie e un altro imputato, con il quale ci sarebbero stati i dissidi che poi fecero innescare la violenza. Ci furono danni alla stazione di servizio e i coinvolti rimasero feriti. Ne rispondono davanti al giudice Martina Scuderoni. Tra i difensori, ci sono gli avvocati Giovanna Cassarà e Carmelo Tuccio.
Sarebbe stata danneggiata anche un’automobile e la proprietaria ha scelto di costituirsi parte civile. Il dibattimento non è ancora stato aperto e i primi testimoni dovrebbero essere sentiti il prossimo novembre. In base a quanto ricostruito dagli inquirenti, il primo alterco si sarebbe verificato, solo qualche ora prima, nel vicino luna park che era stato allestito proprio in quella zona.