Gela. Il passaggio di consegne ufficiale ha una data, dopo mesi di attesa. La proclamazione di Guido Siragusa al vertice della segreteria cittadina del Pd avverrà il 14 marzo e se ce ne sarà la possibilità (in termini di restrizioni anti-Covid) potrebbe tenersi anche di presenza. I dem locali, riuniti in remoto, hanno preso atto dell’unica candidatura avanzata alla segreteria cittadina, quella appunto dell’ex consigliere comunale, sostenuto praticamente da tutto il partito locale, a cominciare dal gruppo dirigente che si rifà al segretario provinciale Peppe Di Cristina, che ha preceduto Siragusa alla testa del Pd cittadino. Il segretario in pectore pare stia già lavorando alla formazione della nuova segreteria, che potrebbe essere piuttosto giovane. Gli toccherà prendere in mano un partito che deve sciogliere tanti nodi e arrivare alle prossime scadenze elettorali, ancora più rafforzato. Se Siragusa ha ottenuto il via libera alla segreteria cittadina, sembra quasi certa invece la candidatura di Di Cristina alla prossime regionali. Sarà l’ex segretario provinciale dem Giuseppe Gallè ad occuparsi della fase preparatoria, fino alla proclamazione con il congresso. Per il resto, al confronto in remoto hanno partecipato i volti di sempre del partito cittadino, ma anche i nuovi ingressi. Tra gli altri, si è rivista l’ex assessore Grazia Robilatte, che lo scorso anno si è dimessa quando il Pd ha scelto di lasciare la giunta Greco. Quello dei rapporti con la maggioranza dell’avvocato sarà il primo quesito politico, tra le caselle che si porranno davanti a Siragusa. Un rientro in giunta significherebbe probabilmente rivedere qualche assetto interno, anche se la strada non pare così scontata. “La scelta delle larghe intese, che è stata alla base della coalizione che ha vinto le amministrative due anni fa – dice Di Cristina al termine dell’incontro – si è rivelata corretta e ha portato alla vittoria. Non a caso, qualche forza politica che sul palco delle amministrative stava con il candidato leghista, oggi è in maggioranza. Se questa intuizione politica riuscisse a recuperare lo spirito originario, credo che un dibattito all’interno del partito si dovrebbe aprire. Non significa ritornare in giunta, ma valutare un ruolo per dare ancora maggiore supporto alla città. In momenti straordinari, forze diverse possono coesistere”.
Con Siragusa alla segreteria cittadina, si rafforza ancora di più la guida territoriale di Di Cristina, che seppur privo del riferimento ministeriale (che è stato per quasi due anni l’ex ministro Giuseppe Provenzano) punta forte alle regionali e a ritagliare uno spazio politico ancora più consistente ad un Pd, che era arrivato ai minimi e ora potrebbe ritornare ad essere fulcro di alleanze, anche oltre i simboli di partito. “La cosa importante – conclude – è che la città non venga spinta in una continua campagna elettorale. La fase elettorale arriverà, ma solo tra qualche tempo. Personalmente, potrei essere tra i candidati, ma non voglio che la città venga travolta da interessi di parte e costretta a sostenere un’infinita campagna elettorale. Purtroppo, penso che qualcuno voglia farlo e non mi riferisco al sindaco”.
Ma non era Polo civico popolare?
Ahahahah cambio casacca ahahaha