Gela. Durante una perquisizione venne trovata droga e nell’abitazione controllata anche uno schermo televisivo, considerato di dubbia origine, forse rubato. Elementi che hanno portato alla condanna ad otto mesi di reclusione per un giovane. Una decisione impugnata dalla difesa, sostenuta dall’avvocato Davide Limoncello. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta hanno accolto in parte il ricorso e accogliendo quanto sostenuto dal legale, hanno disposto l’assoluzione per la ricettazione dello schermo televisivo. Non sarebbero emerse certezze su un’eventuale provenienza da possibili furti. La conferma è stata disposta invece per il possesso di droga, seppur in modica quantità.
Così, l’imputato è stato condannato a quattro mesi, con una riduzione della pena decisa invece in primo grado. Le accuse vennero mosse dopo gli accertamenti condotti dalle forze dell’ordine.
