Gela. Per i tecnici che seguono la procedura ormai da tempo, potrebbe trattarsi di una fase molto importante, almeno sul piano degli interventi di bonifica previsti per il territorio. Dal Ministero dell’ambiente, a firma del dirigente della direzione generale per il risanamento ambientale (Divisione III-bonifica dei siti di interesse nazionale) è arrivata la convocazione per una conferenza di servizi decisoria, fissata a fine marzo. Sotto valutazione c’è il piano di Eni, incentrato sul documento “Analisi di rischio sanitario e ambientale per i suoli della raffineria di Gela”. Tutti gli enti preposti sono stati convocati dal dirigente Luciana Distaso. Al tavolo, dovrebbero partecipare anche i tecnici del Comune, oltre a quelli della Regione. La procedura è partita da tempo ed Eni ha predisposto il documento per gli interventi. Dovrà essere la conferenza di servizi a rilasciare il parere finale. Nell’ultimo periodo, a Roma, c’è stata un’accelerazione generale, nel tentativo di aumentare le attività di bonifica, attese da decenni. In settimana, dovrebbero esserci nuove interlocuzioni, su questo versante, tra il senatore Pietro Lorefice e il ministro dell’ambiente Sergio Costa, ancora in carica. Le valutazioni in atto, tra le altre cose, toccano il capitolo delle bonifiche e adesso si attendono riscontri anche dal Comune, che sul finire dello scorso anno ha siglato un protocollo con la Regione per lo stanziamento di sedici milioni di euro, dieci dei quali destinati alla messa in sicurezza dell’ex discarica industriale Cipolla. Per le bonifiche però servono fondi ingenti e le interlocuzioni con il governo sono fondamentali. C’è chi ha chiesto l’organizzazione, a Palazzo di Città, di un vero e proprio ufficio bonifiche.
Anche Eni ha firmato un protocollo con il Ministero dell’ambiente. La conferenza di servizi del prossimo mese consentirà di fare il punto della situazione, con tutte le istituzioni coinvolte. Ad oggi, la percentuale di bonifiche sul territorio è molto bassa, come più volte indicato dagli esperti.