Gela. L’esempio del Palalivatino è quello da seguire. Un effetto moltiplicatore che potrebbe dare una svolta per la gestione e valorizzazione degli impianti sportivi comunali. Su queste direttrici si è mosso il consulente del sindaco Maurizio Melfa, che ha voluto confrontarsi con lo stesso sindaco Lucio Greco e gli assessori Cristian Malluzzo e Terenziano Di Stefano.
Dove non arriva il pubblico per lentezza burocratica interviene il privato. Non solo. L’accesso a finanziamenti sin qui mai sfruttati potrebbe anche consentire investimenti a costo zero per il Comune. Dare in gestione le strutture pubbliche, o incentivandone di nuove, come una piscina comunale, è l’idea del sindaco. E’ importante, però, snellire gli iter e fare squadra, per captare tutti i finanziamenti e i bandi che permettono di rimettere in sesto strutture fatiscenti a costo zero.
La prima cosa da fare, però, è procedere con una ricognizione di queste strutture. Una sorta di censimento (l’ultimo risale a sei anni fa) per capire quali siano di pertinenza comunale e con contratti in scadenza. “Ci sono impianti che non sono mai stati trascritti e annoverati nel patrimonio della città – ha detto Malluzzo – per i quali non sappiamo nemmeno a chi spetti il pagamento delle utenze, per cui la prima cosa da fare è stabilire un termine entro il quale fare chiarezza su questi aspetti” .
L’idea è quella di iniziare a compilare delle schede relative alle strutture e alle società minori, per poi arrivare al Palatenda, al Palacossiga (che a breve sarà illuminato e per il quale, in settimana, è previsto un nuovo sopralluogo) e allo stadio Vincenzo Presti. Chi se ne prenderà cura, però, dovrà occuparsi anche della manutenzione e della sicurezza e riconsegnare il bene al Comune, al termine del periodo di affidamento, nelle stesse condizioni in cui lo ha trovato.
L’imprenditore Maurizio Melfa ha sottolineato come ci sia un tessuto imprenditoriale pronto a scommettersi con le strutture sportive, che rappresentano un’opportunità di crescita e di sviluppo in grado di creare lavoro e di avere ricadute sociali.
“Quando si parla di rilancio degli impianti sportivi – ha concluso Greco- la parte politica deve andare di pari passo con quella economica. Come reperire fondi ritengo sia il primo passo, ma con un buon cronoprogramma possiamo definire un iter ben preciso, con scadenze e priorità, ed è quello che intendo fare. Per questo ho convocato questo tavolo tecnico che si riunirà periodicamente per fare il punto. Lo sport può essere un veicolo di inclusione sociale e rinascita, e l’amministrazione comunale è pronta a fare la sua parte, mettendo a disposizione le sue risorse umane in questo progetto di ampio respiro”.