Gela. La cifra è di quelle pesanti per le casse del municipio, soprattutto in un periodo così delicato. Palazzo di Città, però, dovrà pagare entro il termine di centoventi giorni, per un totale di circa 662 mila euro. Somme dovute all’Ato Cl2 in liquidazione, che durante l’ultima fase della gestione dell’ex commissario liquidatore Giuseppe Panebianco avviò l’azione per recuperare il consistente credito. Si tratta di un ammontare maturato per conferimenti di rifiuti che Palazzo di Città ha effettuato, negli ultimi quattro anni, nella discarica Timpazzo, nell’impianto Tmb e in quello di compostaggio a Brucazzi. Fu proprio l’ex commissario ad affidare l’incarico all’avvocato Riccardo Rotigliano che ha ottenuto la provvisoria esecutività del decreto ingiuntivo. Se il municipio non dovesse rispettare quanto stabilito dal giudice civile del tribunale, che non ha accolto l’opposizione dell’ente, allora l’Ato potrebbe attivare un’eventuale procedura esecutiva.
Sul decreto ingiuntivo attivato dall’Ato, il sindaco Lucio Greco, anche in aula consiliare, fu molto critico commentando le mosse di Panebianco, ritenendo che il municipio avesse già adempiuto. Il giudice ha dato ragione all’Ato e confermato il credito da almeno 662 mila euro. Da alcuni mesi, l’ambito non è più portato avanti dall’avvocato Panebianco, ma dal commissario Giuseppe Lucisano, voluto fortemente dallo stesso Greco.