Gela. Gli ambulanti del mercato settimanale sempre più in crisi. Negli ultimi mesi, si è notevolmente ridotto il numero di esercenti che, settimanalmente, montano le loro bancarelle nell’area di Settefarine.
Il mercato in crisi. “Questa zona – spiega Gaetano Lacanea – ha sempre prodotto disagi ai clienti. E’ troppo distante dal centro cittadino e mancano collegamenti efficienti. Un problema che, fin dall’inizio, abbiamo esposto anche all’amministrazione comunale. Nessuno, però, ci ha ascoltati e, adesso, le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti”. La crisi degli ambulanti sta esplodendo in un periodo piuttosto delicato. La gara per individuare una nuova area mercatale non ha sortito effetti. Le due aziende partecipanti, alla fine, non avevano a disposizione spazi conformi alle indicazioni inserite nell’avviso pubblico. Insomma, non avrebbero potuto ospitare le bancarelle settimanali. Adesso, i tecnici di Palazzo di Città sono in cerca di una soluzione. “E’ difficile trovare un’area, pubblica o privata – spiega il sindaco Angelo Fasulo – gli uffici stanno lavorando. Sicuramente, dopo i rilievi effettuati, quella di Marchitello non è risultata idonea”. Allo stato attuale, l’ente comunale versa quasi duecentomila euro all’anno per utilizzare gli spazi del gruppo Missud a Settefarine. “Per ora – ammette ancora Fasulo – le bancarelle continueranno ad essere ospitate a Settefarine. Stiamo cercando, però, di adeguare il canone d’affitto al numero effettivo di ambulanti presenti. Parliamo di percentuali inferiori rispetto alle previsioni originarie. Ci sono meno ambulanti di quelli preventivati. Cercheremo di pagare proporzionalmente al numero di bancarelle”. Una trattativa, quindi, nel tentativo di ridurre i costi per le casse dell’ente comunale e impedire che si possa bloccare l’attività del mercato. “Originariamente – dice il dirigente del settore urbanistica Emanuele Tuccio – il numero preventivato di ambulanti era di almeno 430 unità. In effetti, però, quelli che montano le bancarelle il martedì sono molti di meno”.
C’è chi rinuncia ad arrivare a Gela. A questo punto, potrebbero arrivare novità già nelle prossime settimane. Gli ambulanti, comunque, non nascondono tutti i loro disagi. In tanti, soprattutto provenienti da altre province, hanno scelto di non arrivare più in città. Troppi costi davanti a guadagni piuttosto limitati e a una percentuale di clienti che si è ridotta. L’opzione più gettonata tra gli uffici del municipio, sarebbe quella d’individuare un’area pubblica e evitare il pagamento di salati canoni di affitto. La zona di Marchitello, a ridosso di un compesso residenziale, avrebbe potuto rispondere a queste esigenze ma i tecnici di Palazzo di Città l’hanno bocciata soprattutto per ragioni di sicurezza.