Gela. Autorizzati per attività di tipo agricolo ma utilizzati, invece, per la vendita o, comunque, per finalità diverse da quelle indicate nelle concessioni rilasciate dai tecnici di Palazzo di Città.
I proprietari ricorrono. Il caso dei capannoni agricoli, sorti soprattutto lungo la statale 117 bis Gela-Catania, arriva adesso davanti ai giudici amministrativi di Palermo. Dopo le ordinanze di demolizione emesse dagli uffici municipali, molti proprietari hanno deciso di opporsi. Dagli accertamenti effettuati anche dagli agenti di polizia municipale, sarebbero emerse diverse anomalie.
I capannoni autorizzati in aree agricole per attività di trasformazione sarebbero diventati, invece, centri per la vendita di attrezzature d’ogni genere e non solo. Le ordinanze di demolizione sono state firmate. I capannoni, però, rimangono al loro posto, almeno fino ai primi verdetti dei giudici del tar palermitano.
I controlli. In una delle strutture finite al centro dei controlli, i titolari avrebbero portato avanti un’attività di vendita di mezzi agricoli piuttosto che quella di trasformazione d’ortofrutta, come indicato nell’originaria concessione. Una questione che si trascina da decenni e che, in alcuni casi, è stata tamponata con l’approvazione di varianti al piano regolatore generale.
