Gela. L’amministrazione comunale ha deciso di fare cassa, inviando oltre sedicimila notifiche di accertamento tributario relative al pagamento dell’Ici e dalla Tarsu del 2009.
Più di 16 mila avvisi Ici e Tarsu. Saranno raggiunti dagli avvisi anche i cittadini che non risiedono più in città. La decisione si sarebbe rivelata indispensabile proprio per colmare il taglio di due milioni di euro ordinato dal Governo nazionale per il Comune. Lo stesso si evince nella relazione di Alberto Depetro, dirigente del settore Bilancio, “considerata la fortissima riduzione di trasferimenti erariali che hanno inciso nell’ultimo mese dell’anno sul saldo della Bilancio di previsione appena approvato, difficilmente si potrà completare l’intera somma residua dell’anno in corso, ma si può tentare di ridurla sempre di più in base ai nuovi accertamenti che scaturiranno il 16 dicembre dagli incassi di Imu e Tasi, nel rispetto del Patto di stabilità”. Secondo l’amministrazione comunale sarebbero oltre 2600 i contribuenti che non risiedono più nel territorio. Insieme ali altri contribuenti, circa 13400, residenti in città, vedranno recapitarsi le notifiche nei prossimi giorni. Dal canto suo, il dirigente del settore Tributi del Comune, Simonetta Guzzardi, ha stabilito che entro la fine dell’anno tutti i sedicimila contribuenti dovranno ricevere l’avviso di accertamento e provvedere a regolarizzare le loro posizioni.
Affidamento ad un’agenzia locale. Per accelerare i tempi, negli scorsi giorni, è stato affidato il servizio di avvio delle notifiche. Dopo un’ampia ricerca di mercato e la pubblicazione del bando, il servizio è andato alla “Sistem card informatica” di Fabio Crocifisso Cordalonga. In verità, la ditta locale non ha avuto nessuna difficoltà ad aggiudicarsi il servizio. La proposta della “Sistem card informatica” è stata l’unica pervenuta al settore Tributi che non ha esitato ad affidare il servizio di recapito delle notifiche. Una gran mole di lavoro che dovrà essere smaltita entro la fine del mese, come previsto dal contratto di affidamento. La ditta di Cordalonga dovrà garantire il servizio di stampa delle comunicazioni e dei modelli di pagamento, l’imbustamento e l’invio postale a mezzo raccomandata delle sedicimila cartelle, della quali 13 mila 400 all’interno del perimetro urbano e le rimanenti 2 mila 600, per i contribuenti che non risiedono più in città. Il Comune corrisponderà all’impresa, 30 centesimi per ogni stampa e imbustamento, e un euro e 90 centesimi per l’invio delle raccomandate con ricevuta di ritorno. Sul pagamento della Tari, il cui acconto con la prima rata è scaduto il 16 novembre, la dirigente Guzzardi, aveva fatto inoltrare trentaduemila cartelle. “Di queste mille sono tornate indietro al mittente – aveva detto la dirigente – Gli evasori stimati dal settore Tributi sono cinquemila”.