Non ha fornito false dichiarazioni, assolto operaio: aveva denunciato minacce di morte

 
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Gela. Non ha fornito una versione differente per sviare l’attività degli investigatori. Il giudice Miriam D’Amore ha assolto un operaio, finito a processo con l’accusa di falsa testimonianza. Secondo le contestazioni della procura, dopo aver inizialmente denunciato di aver subito minacce, anche di morte, in aula, sentito come testimone, avrebbe invece ritrattato. Per questo motivo, è finito a processo. Al termine del dibattimento, il pm Pamela Cellura ne ha chiesto la condanna ad un anno e quattro mesi di reclusione. La difesa, rappresentata dall’avvocato Davide Limoncello, ha invece provato che in realtà non ci sarebbe stata alcuna volontà di cambiare versione. Anche l’iniziale denuncia era stata ritirata. Secondo il legale, l’operaio avrebbe spiegato, tra le altre cose, di non poter riconoscere il contenuto della denuncia, anche perché analfabeta.

Le sue dichiarazioni non avrebbero avuto l’obiettivo di stravolgere l’intero quadro accusatorio. Il giudice ne ha disposto l’assoluzione.

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