Imprenditori e consiglieri, tutti da Crocetta: “Non possiamo perdere!”

 
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Gela. “Ci vuole un candidato unico del centro sinistra. A Gela, non possiamo perdere. Invito tutti a non mettermi in imbarazzo. Trovate l’accordo altrimenti la prossima volta mi fermerò a Ponte Olivo”.

Per Crocetta presenti imprenditori e consiglieri comunali. Il presidente della regione Rosario Crocetta è tornato in città per sponsorizzare la riorganizzazione locale del suo movimento, quel Megafono che negli scorsi mesi ha creato tensioni con i vertici siciliani del Partito Democratico. “Non siamo antagonisti del Pd – ribadiscono lo stesso Crocetta e Giuseppe Lumia – siamo pronti a parlare e a definire la strategia elettorale. Sappiamo bene che non c’è ancora convergenza sulla ricandidatura del sindaco uscente Angelo Fasulo ma non possiamo presentarci con mille candidati”. Alla corte del presidente, arrivato in città per una serie d’iniziative non solo politiche, c’erano molti imprenditori storicamente vicini alla sua linea. Da Giovanni Salsetta a Giuseppe Martorana passando per Luca Callea e Stefano Italiano. Non sono mancati neanche i vertici locali della sanità, compreso l’ex manager Asp Vittorio Virgilio e il direttore sanitario Marcella Santino. Davanti a Crocetta si sono presentati anche molti dei “ribelli” del Pd come i consiglieri Enrico Vella e Rocco Giudice e, comunque, in prima fila ha fato la sua comparsa anche il sindaco Angelo Fasulo che, nelle scorse ore, ha ricevuto il sì alla ricandidatura dal sottosegretario Davide Faraone.

“Eni voleva andare via”. Crocetta ha rivendicato il successo dell’accordo concluso al ministero dello sviluppo economico sul caso Eni. “L’azienda voleva chiudere – ha ribadito – siamo stati noi a imporre che rimanesse riconvertendo la produzione. 450 milioni di euro per i due progetti presentati da Mossi e Ghisolfi li stiamo mettendo sempre noi”. Il polo Agroverde? Nulla sembra perduto, almeno stando al presidente. “A me – ha precisato – non interessano i nomi e i cognomi che stanno dietro ai progetti. Non ho mai favorito nessuno. Gli unici nomi e cognomi che mi interessano sono quelli dei mafiosi che nel tempo hanno cercato d’infiltrarsi nell’economia di questa città. Sono stati tutti bloccati”. Crocetta, inutile nasconderlo, tesserà anche questa volta le sorti elettorali del centro sinistra in città e l’ha voluto subito dimostrare.

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