Chi decide sulla villa confiscata ai Rinzivillo? Il caso torna a Milano

 
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Gela. Dovranno essere i giudici della corte d’appello di Milano a decidere sulla sorte della villa romana confiscata ai fratelli Crocifisso e Antonio Rinzivillo e intestata a John Hathaway, suocero dello stesso boss Antonio Rinzivillo.

Il conflitto tra corti. La decisione è stata pronunciata dai magistrati della Corte di cassazione. Si tratta dell’ultimo atto, almeno fino ad ora, di una lunga vicenda giudiziaria scattata dopo la confisca decisa dal questore di Varese e  confermata dal tribunale della stessa città lombarda. Davanti al decreto di confisca, però, la difesa di Crocifisso Rinzivillo ha deciso d’impugnare il provvedimento. La questione è sbarcata in corte d’appello a Milano. I giudici milanesi si sono dichiarati incompetenti, sottolineando come la vicenda della famiglia Rinzivillo si fosse comunque sviluppata soprattutto lungo le direttrici criminali di Roma, dove hanno vissuto per anni, e Gela, punto di partenza del gruppo di cosa nostra. Allo stesso tempo, gli atti sono stati rinviati ai magistrati della corte d’appello di Roma che, a loro volta, hanno sollevato diverse perplessità sulla scelta dei colleghi milanesi. 

Il caso ritorna a Milano. Un conflitto, adesso, dipanato in Cassazione. In base alla decisione dei giudici di legittimità, a decidere dovrà essere la corte d’appello di Milano. “Discende, nel caso di specie – scrivono i giudici di cassazione – che la corte di appello di Milano, riconosciutasi incompetente a decidere sull’impugnazione avverso la confisca di prevenzione disposta nei confronti di Rinzivillo Crocifisso, su proposta del questore di Varese, avrebbe dovuto annullare il decreto impugnato, emesso dal tribunale di Varese, ritenuto incompetente, e ordinare la trasmissione degli atti al giudice di primo 

grado indicato come competente, ossia al tribunale di Roma”. Il caso della villa dei Rinzivillo, finita sotto confisca alla periferia di Roma, quindi, verrà nuovamente trattato a Milano. La difesa dei fratelli Rinzivillo, rappresentata dall’avvocato Flavio  Sinatra, aveva insistito per la competenza della corte d’appello di Caltanissetta.

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