Gela. Mirano entrambi a conquistare la poltrona attualmente occupata dal sindaco Angelo Fasulo, a sua volta candidato alla rielezione.
L’imprenditore Maurizio Melfa e il consigliere comunale e ex senatore Gioacchino Pellitteri hanno bagnato pubblicamente la loro corsa verso Palazzo di Città.
L’imprenditore e il preside. Da un lato, quello di Melfa, si sono visti soprattutto imprenditori e esponenti della società civile. Veramente poche le presenze politiche nella sala piuttosto gremita dell’hotel Peretti. Dall’altro lato, quello del consigliere comunale, le poltrone del teatro Eschilo erano soprattutto occupate da docenti, operatori scolastici e esponenti politici di lungo corso, dai liberali Grazio Trufolo e Carmelo Ferrara ai forzisti Vincenzo Pepe e Vincenzo D’Asaro, rispettivamete co-coordinatore cittadino e coordinatore per l’area sud della provincia del partito di Silvio Berlusconi. “Se non avessi riempito la sala – ha detto chiaramente Melfa davanti ai sostenitori intervenuti – avrei subito rinunciato alla candidatura. Invece, a questo punto, data la partecipazione, rilancio e il prossimo 12 aprile utilizzerò la sala più grande di quest’hotel”. Dal canto suo, Pellitteri ha lanciato le liste di Alternativa moderata in attesa di ricevere l’abbraccio finale e convinto di Forza Italia.
Forza Italia non ha ancora scelto. “Non abbiamo ancora scelto il nostro candidato – ha detto a fianco di Pellitteri il co-coordinatore Pepe – spero, comunque, si possa trovare un accordo. Forza Italia ha ottenuto la disponibilità di un giovane come Massimiliano Falvo ma, allo stesso tempo, sappiamo che da soli non possiamo andare da nessuna parte”. Ancora più esplicito l’ex sindaco di Mazzarino Vincenzo D’Asaro che ha inneggiato al “Viva Pellitteri, siamo con te!”.
Imprenditori da una parte e docenti dall’altra. Melfa, invece, non ha fatto riferimento ad alleanze politiche. “Il Comune – ha detto – deve essere amministrato come un’azienda. Per questo, ho bisogno di chi capisce veramente l’etica del lavoro. Non siamo imprenditori con lo yatch a Montecarlo. Siamo gente che, insieme ai propri dipendenti, si sveglia alle sei del mattino per finire la giornata solo a tarda sera. L’attuale classe politica che amministra la città pensa solo a utilizzare risorse pubbliche per favori clientelari. C’è ancora un progetto termodinamico da quasi 100 milioni d’investimento che attende di essere autorizzato nella zona di Roccazzelle. Cosa aspettano a dare il via libera? Questi signori meritano di essere cacciati via!”. A fianco di Pellitteri, invece, oltre ai partiti tradizionali dell’area di centro destra, sono scesi molti docenti del liceo classico Eschilo, attualmente diretto dal candidato, e diversi esponenti del mondo della scuola cittadino. Proprio a loro si è rivolto l’ex senatore nel tentativo di serrare le fila e cercare di prendere Palazzo di Città, contando soprattutto su una folta rappresentanza femminile. Il seguito per entrambi c’è stato. Bisognerà capire, adesso, quale peso elettorale potranno mettere sulla bilancia e, soprattutto, se decideranno di stringere nuove alleanze prima del rush finale.