Un ristorante nel mirino, pranzi e cene gratis: tredici ex “picciotti” a processo

 
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Gela. Avrebbero organizzato cene e pranzi, rifornendosi spesso di pesce, senza mai pagare. Tutto sotto la protezione del gruppo di cosa nostra locale.

Preso di mira l’ex ristorante Delfino. Così, davanti ai giudici del tribunale dei minorenni di Caltanissetta sono finiti in tredici. Si tratta di ex picciotti delle famiglie di mafia che avrebbero preso di mira l’ex ristorante Delfino, già gestito da Domenico Sabato. Devono rispondere di una serie d’episodi, tutti ricostruiti nel corso del tempo.

Nessuno avrebbe pagato perché l’ordine veniva direttamente dai vertici dei clan, con in testa l’allora reggente Rosario Trubia. Le difese, comunque, contestano le accuse mosse. Non tutti gli imputati, infatti, avrebbero fatto parte di quel gruppo. Per gli stessi fatti, davanti ai giudici del tribunale di Gela sono finiti Salvatore Collura, Massimo Gerbino, Emanuele Lauretta, Salvatore Valenti, Benito Peritore e Felice Turco.

Le tavolate gratuite sarebbero state assi frequenti. I tredici imputati sono difesi, tra gli altri, dai legali Maurizio Scicolone, Flavio Sinatra, Cristina Alfieri, Lara Amata e Annarita Lorefice.

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