Il flop del polo Agroverde, la Mondello e i creditori cercano l’accordo: tanti in attesa

 
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Le aree dell'ex polo "Agroverde" mai partito

Gela. Tutto spostato al prossimo 28 maggio. L’adunanza dei creditori del gruppo Mondello, tra le aziende più colpite dal fermo dei cantieri del polo fotovoltaico Agroverde, dovrebbe entrare nel vivo proprio durante quell’udienza già fissata davanti al giudice civile del tribunale.

Il sì dell’Agenzia delle Entrate. Il gruppo edile che avrebbe dovuto realizzare quasi per intero i lavori all’interno del cantiere inaugurato tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio, attende di completare una transazione complessiva con i funzionari dell’Agenzia delle entrate.

Il commissario nominato per gestire la fase di concordato preventivo ha comunque assicurato la presenza degli importi necessari a coprire le richieste che arrivano dai tanti creditori, sia privilegiati sia chirografari, che attendono da mesi di essere pagati.

La decisione è stata assunta nelle ultime ore e il termine ulteriore fissato dal giudice dovrebbe consentire di ottenere il sì definitivo anche da parte della stessa Agenzia delle entrate. Obiettivo dell’azienda, più volte ribadito, è quello di evitare il fallimento e, quindi, di non dover rinunciare a importanti appalti già conseguiti.

Intanto, il futuro del maxi polo fotovoltaico è sempre più in bilico. Il presidente della cooperativa Agroverde Stefano Italiano non avrebbe depositato documentazione sufficiente a dare garanzie soprattutto a Palazzo di Città. Pronti ad essere depositati, inoltre, sono anche decine di ricorsi al tribunale amministrativo regionale di Palermo, preparati da un pool di legali che segue gli ex proprietari dei terreni, ancora in attesa delle indennità d’occupazione e esproprio.

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