Gela. “Gela è l’esempio dei fallimenti della giunta di Angelo Fasulo e di quella regionale di Rosario Crocetta”. Lo storico leader della protesta dei Forconi Mariano Ferro lancia segnali direttamente dalla città.
“Chi pensa agli operai dell’indotto?”. “Per noi – spiega davanti ai suoi sostenitori – Gela è un punto di partenza. Piuttosto che pensare alle liste e alle candidature, perché non si migliorano i collegamenti stradali? La Gela-Vittoria è un colabrodo”.
Ferro punta anche sulla possibile riconversione della fabbrica Eni. “Chi pensa agli operai dell’indotto che, dopo decenni, sono rimasti senza lavoro? – attacca – il prossimo 12 aprile, saremo ancora in città per un’assemblea pubblica.
Saranno i nostri sostenitori a decidere il da farsi”. I Forconi, dopo i blocchi e le proteste degli scorsi anni, ritornano a disegnare possibili nuove strategie. Lo faranno anche con una federazione nazionale che in città trova riferimenti in Liborio Scudera e Enzo Cafà.
