Gela. La prescrizione, ormai maturata, è arrivata a chiudere un nuovo filone processuale, partito a seguito del rogo che distrusse l’ex “Hi-tech cafè” di via Licata. A giudizio, con l’accusa di aver danneggiato un immobile assicurato, erano finiti i coniugi che avevano preso in gestione l’attività. Da quanto emerse, il locale fu assicurato solo pochi giorni prima del devastante incendio, che sarebbe stato appiccato proprio nel tentativo di incassare la polizza. Le condanne per il rogo sono ormai definitive, anche per il giovane che materialmente appiccò le fiamme. Gli accertamenti condotti dagli ispettori inviati dalla compagnia assicurativa avrebbero da subito fatto emergere anomalie nella dinamica. Secondo i magistrati della procura, si profilò un ulteriore reato, che ha appunto portato a processo gli ex gestori.
Davanti al giudice Eva Nicastro, il pm Sonia Tramontana ha chiesto una pronuncia sulla scorta della prescrizione ormai maturata, con il non doversi procedere. Le difese, sostenute dagli avvocati Giovanna Cassarà e Francesco Salsetta, pur sostenendo l’assenza di responsabilità in capo agli imputati, hanno comunque aderito alle richieste del pm, accogliendo la prescrizione, che chiude il procedimento.