Gela. Fino ad ora, avevano scelto di non sbilanciarsi troppo sul tema sanità, probabilmente anche per attendere ulteriori decisioni del governo regionale. Gli esponenti di centrodestra rompono gli indugi e tracciano una linea netta, che li separa da Forza Italia. I consiglieri comunali di Lega, Fratelli d’Italia e Avanti Gela fanno fronte comune a difesa dell’assessore regionale Ruggero Razza e del manager Asp Alessandro Caltagirone. Approvano l’attuale gestione del sistema sanitario locale e non concordano per nulla con le posizioni dei forzisti Michele Mancuso e Nadia Gnoffo. Il deputato Ars e l’assessore della giunta Greco vengono considerati più attenti ad esigenze elettorali e meno a quelle del territorio. “L’unico obiettivo che la politica dovrebbe avere, in questo delicato momento storico, è affrontare la pandemia cercando di aumentare il numero dei vaccinati per raggiungere almeno l’80 per cento della popolazione entro il 30 settembre, per evitare le ulteriori limitazioni di un’ennesima zona rossa e le disastrose conseguenze per l’economia del territorio. L’arrivo in città dell’assessore alla salute Razza, accompagnato dal direttore generale dell’Asp di Caltanissetta, Caltagirone, ha sorpreso tutti, positivamente, per l’interesse e l’attenzione dimostrata nei confronti di un territorio che è stato dichiarato zona rossa più volte, subendo in conseguenza gravi ripercussioni economiche. Era il momento più opportuno per un confronto costruttivo con il rappresentante del governo siciliano, al fine di stabilire le strategie per affrontare al meglio la scarsa vaccinazione e impegnare l’assessore su questioni importanti ad oggi non risolte come il completamento del pronto soccorso Covid, il reperimento di personale infermieristico e medico e l’aumento dei posti letto Covid. Invece, l’assessore di questa amministrazione comunale Gnoffo – dicono i consiglieri di centrodestra – in modo inusitato si è lamentata di un possibile sgarbo istituzionale in merito alla prima visita in città dello stesso assessore Razza che, accompagnato dal manager Caltagirone, non aveva avuto l’accortezza di chiamare l’assessore Gnoffo, che si è sentita snobbata ma è probabile che l’assessore Razza non fosse a conoscenza che nell’amministrazione Greco fosse stato nominato un assessore alla sanità, anzi riteniamo che non essersi ricordato di questa presenza è assai grave perché dimostra che gli esponenti del governo locale non mantengono, anche sotto il profilo istituzionale, i continui rapporti indispensabili con il governo regionale, necessari per meglio sostenere l’attività ordinaria e straordinaria per fronteggiare la pandemia. Protesta poco conducente ma non isolata, perché poco dopo arriva, sempre nei confronti dell’assessore regionale, l’inaspettata posizione assai critica del deputato Mancuso con la strana ed immotivata richiesta della rimozione del dottor Caltagirone. Gela, come al solito, scelta come campo di battaglia per un cruento confronto le cui motivazioni non sono riconducibili a questo territorio. Schermato dalla pandemia, infatti, sembra che l’onorevole Mancuso non faccia parte delle forze di governo regionale? E’ innegabile che fino a ieri non ha mai sollevato critiche nei confronti della direzione strategica dell’Asp nella gestione della pandemia e nel far fronte alle criticità sanitarie del territorio. È assai strano che oggi venga a chiedere la rimozione del solo direttore generale che ha, invece, sempre saputo gestire con professionalità ed impegno, sia a Gela che in tutta la provincia di Caltanissetta, una situazione difficile come quella del Covid che ha investito l’intera umanità”.
Per i consiglieri di centrodestra ci sono ragioni politiche che i forzisti antepongono a quelle sanitarie. “Ciò che è avvenuto è molto grave perché, in barba alle problematiche della città, si gioca, in danno del territorio, per dare un segnale politico ad avversari o alleati che sono venuti meno a certi equilibri. D’altra parte ci si rende conto che l’avvicinarsi delle elezioni regionali offusca la visione di molti, e oggi constatiamo che anche i deputati, invece di mantenere un clima sereno e costruttivo con adeguata lucidità per affrontare e risolvere le criticità presenti nei territori – dicono ancora – incuranti delle emergenza e delle urgenze si impegnano solo in confronti poco conducenti. L’incontro con Razza, infatti, è stata un’occasione persa per discutere dei problemi che interessano Gela da parte degli esponenti che la città ha votato e delegato per rappresentarla”. Il centrodestra di opposizione è sempre più distante dai forzisti che invece appoggiano la giunta Greco.
I controlli la gente se ne frega la mattina quande persone sostare nella piazzetta di Macchitella e dentro la villetta e correre distanti dalle loro abitazini .Quando secondo il decreto del Sindaco si dovrebbe uscire per salute o per fare la spesa e poi rientrare nelle loro case Signori tutori dell’Ordine girate di continuio eapplicate ai trasgressori le multe se no da questa condizione non ne usciremo
Quindi l’ospedale di GELA e ben gestito? A me no non me frega niente dei partiti ,so per certo che l’ ospedale e’ al collasso ,e chi paga sono i cittadini Gelesi