Gela. Con un lockdown sempre più stringente aumenta anche il rischio che la microcriminalità ne approfitti. Ne sa qualcosa una commerciante che ha la sua attività nel centralissimo corso Vittorio Emanuele, vittima di un balordo. A raccontarlo è stata la stessa donna.
“Stavo rientrando a casa in auto poco dopo le 19, visto che in centro non c’era più nessuno e dopo aver chiuso la mia attività – racconta – una volta giunta vicino casa (sempre in pieno centro storico) mi sono sentita bussare al vetro dell’auto. Un uomo mi minacciava con un coltellino invitandomi ad aprire il finestrino. A quel punto anziché parcheggiare ho dato gas all’auto e sono scappata via in preda alla paura”.
La commerciante è tornata a casa poco dopo ed in lontananza ha visto ancora quell’uomo che nascondeva il coltellino nella felpa. Sporgerà una denuncia contro ignoti. “Ho voluto raccontarlo perché con la dichiarazione di zona rossa la città si spopola presto ma servono anche controlli. Ho avuto molta paura ma in centro storico non c’era nessuno a vigilare. Non debbo avere paura di rientrare a casa da sola”.