Gela. Come riportato ieri, sono sedici le condanne emesse dal gup del tribunale di Caltanissetta nei confronti dei coinvolti nell’inchiesta “Stella cadente”, ritenuti legati al gruppo della nuova stidda riorganizzata. Il giudice nisseno ha riconosciuto il diritto al risarcimento dei danni in favore di tutte le parti civili costituite, compresa la Cgil che per la prima volta sul territorio ha scelto di costituirsi in un procedimento penale antimafia. “Dal processo “Stella cadente”, con la condanna ieri di sedici appartenenti alla stidda, per traffico di stupefacenti ed estorsioni, e i riconoscimenti per le parti civili, tra cui la Cgil, viene l’ulteriore conferma che stare dalla parte giusta è socialmente conveniente. E’ evidente che l’illegalità danneggia la collettività e il mondo del lavoro, è questo che ci ha spinto alla costituzione di parte civile ed è importante che dalla magistratura sia arrivato il doppio riconoscimento, prima con l’ammissione al processo e ora con questa sentenza”. Lo scrivono in una nota congiunta Alfio Mannino, segretario generale della Cgil Sicilia e Ignazio Giudice, segretario generale della Camera del lavoro di Caltanissetta e segretario organizzativo della Cgil regionale. I due esponenti sindacali rimarcano “il valore simbolico dell’evento” e confermano che “il risarcimento ottenuto sarà devoluto alle vittime e ai familiari di incidenti sul lavoro”.
“Un plauso alla magistratura che consolida un orientamento importante – concludono Mannino e Giudice – e un ringraziamento ai nostri avvocati, Giordano e Vizzini, che hanno seguito con passione la vicenda”.