Gela. “I dati che l’Asp ci ha illustrato giovedì mattina ci hanno davvero allarmato. I positivi sono di nuovo a quota 600, con 300 contagi in appena cinque giorni e 35 persone attualmente ricoverate. E ieri, nonostante tutto e nonostante la decisione di chiudere le scuole, ho visto una città normale, affollata, con ragazzini in giro come se nulla fosse. Per questo, non posso escludere ulteriori misure restrittive nelle prossime ore per fermare l’avanzata del virus”. Così il sindaco Lucio Greco, che, al fine di limitare ulteriormente le occasioni di assembramento, e dato che l’ordinanza firmata dal governatore Nello Musumeci lascia ampi poteri ai primi cittadini, si riserva di chiudere strade, piazze e aree nel centro urbano. Anche in città, per chi arriva da fuori, sarà necessaria la registrazione obbligatoria sul sito www.siciliacoronavirus.it e il tampone rapido e per quanto riguarda le scuole è prevista la sospensione delle attività didattiche in presenza fino al 16 gennaio, per le elementari e le medie inferiori, e fino al 30 gennaio per gli istituti superiori. Discorso a parte per l’attività in presenza in nidi, asili e scuole dell’infanzia, che in base all’ordinanza regionale può continuare tranquillamente, ma che in città sarà sospesa lunedì 11 gennaio, in attesa delle risultanze del nuovo incontro previsto lunedì mattina con Asp. Il sindaco Greco ha firmato questa mattina l’ordinanza che prevede la chiusura temporanea. Il provvedimento potrà essere prorogato in base al perdurare della situazione emergenziale. In ogni caso, i dirigenti scolastici hanno, comunque, facoltà di ammettere in presenza gli alunni portatori di disabilità o di bisogni educativi speciali. Il sindaco annuncia iniziative anche per quanto riguarda gli esercizi commerciali, per garantire misure di distanziamento interpersonale, screening per gli operatori e regolamentazione dell’accesso nelle zone commerciali per evitare gli assembramenti.
“L’ordinanza regionale – spiega – prevede una serie di misure comunali di contenimento che permettono ai sindaci di disporre misure limitative per tutta la giornata o in determinate fasce orarie, anche attivando le associazioni di volontariato. Adesso inizia il periodo dei saldi. Dato l’andamento disastroso delle vendite nell’ultimo anno, nessuno vuole privare i commercianti di questa preziosa occasione, ma, visti gli assembramenti che potrebbero crearsi, sono intenzionato a consentire l’orario continuato. Non escludo una richiesta alla prefettura per intensificare i controlli da parte delle forze dell’ordine, visto che la curva dei contagi non accenna a diminuire”.