Agroverde, a che punto siamo? Fasulo, “sono scaduti tutti i termini possibili!”

 
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Gela. L’ennesimo termine, l’ennesima scadenza, l’ennesimo rinvio. “Purtroppo – dice il sindaco Angelo Fasulo – è scaduto ogni termine possibile. Dovevano arrivare documenti che non sono ancora pervenuti”.

“Non decido da solo”. Il caso del polo fotovoltaico Agroverde si allontana sempre più dalla soluzione. “In settimana – spiega ancora lo stesso Fasulo – cercherò di avere maggiori informazioni ma, allo stato attuale, posso confermare che non ci sono novità decisive”. Arriveranno provvedimenti drastici, peraltro annunciati già da tempo?

“Non sono l’unico a dover decidere – conclude Fasulo – una cosa è certa, i termini fino ad oggi fissati non sono stati rispettati”. Nelle scorse settimane, davanti allo stesso sindaco e al presidente del consiglio comunale Giuseppe Fava, il responsabile della cooperativa Agroverde Stefano Italiano si erano impegnato a far pervenire documentazione che avrebbe dovuto fare chiarezza sulle garanzie finanziarie dell’intero progetto localizzato tra le contrade Cappellania, Tenuta Bruca e Sant’Antonio. Intanto, nuovi ricorsi al tribunale amministrativo di Palermostanno per essere depositati da un pool di legali che rappresenta decine di ex proprietari dei terreni finiti al centro di quello che, sulla carta, doveva essere il polo fotovoltaico, a servizio dell’agricoltura, più esteso d’Europa.

 

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