Contagi Covid alla Rsa Caposoprano, “protocolli rispettati attendiamo esito tamponi”

 
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Gela. I protocolli anti-Covid sono stati rispettati. Lo spiegano i responsabili della Rsa Caposoprano, dopo le richieste avanzate dalla Fp-Cgil, che ieri ha adombrato il sospetto che il contagio di alcuni pazienti e i rischi per il personale della struttura siano da collegare a misure non osservate. Una nota, a firma dell’ingegnere Renato Mauro, è stata inoltrata sia alla Fp-Cgil che all’Ugl. Nelle ultime settimane, nella residenza sanitaria assistita si sono registrati casi di contagio da Covid, dopo una prima fase totalmente esente dal virus. Nella nota, si confermano “situazioni di contagio”. Allo stesso tempo, viene spiegato che si è dato comunicazione alle autorità sanitarie. Ci sarebbe stato il riscontro anche alla prima nota dei sindacati, il 31 dicembre, “come da nostra ricevuta pec”, scrive Mauro. L’Asp, ieri, ha effettuato tamponi rapidi e molecolari a pazienti e operatori. Per gli operatori non sono emersi casi di positività, mentre i vertici Rsa attendono l’esito del tampone molecolare per i pazienti risultati positivi a quello rapido. Gli stessi pazienti negativi, si legge nella nota, vengono mantenuti in isolamento nelle loro stanze, per evitare qualsiasi contatto.

Dalla direzione della Rsa chiedono invece alle organizzazioni sindacali di “rappresentare ai propri iscritti l’obbligatorietà di recarsi al lavoro in questo periodo, tenuto conto che la società assicura ai propri dipendenti e collaboratori la dotazione di tutti i presidi necessari per la salvaguardia della propria salute e ciò anche nel rispetto di assolvere il compito per il quale sono stati assunti, pur assumendo il rischio insito nell’attività di competenza. Sarebbe non ragionevole per un vigile del fuoco rimanere a casa per sottrarsi al rischio di affrontare un vasto incendio nella città dove presta servizio”.

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