Gela. Quello della ripresa delle scuole, dopo la pausa festiva, è un nodo che è diventato soprattutto politico, già a partire dalle stanze romane. La questione, soprattutto rispetto al rischio di una ripresa del contagio da Covid, non viene trascurata neanche a livello locale e i rappresentanti del gruppo della Lega Giovani si schierano con i propri referenti nazionali e regionali, contestando quanto non è stato fatto dal governo Conte. “Azzolina, De Micheli e Conte sono i responsabili di questo ennesimo fallimento. In queste settimane a più riprese abbiamo provato a incalzare e sollecitare il governo, affinché gli istituti scolastici potessero accogliere nuovamente i nostri liceali. La Lega Giovani – dicono Rosario Spina coordinatore provinciale del movimento giovanile leghista e Giuseppe Miccichè coordinatore per la Sicilia occidentale – vuole un ritorno integrale in presenza. Siamo consapevoli di come la didattica a distanza non sia uno strumento formativo sufficiente, ma è comunque necessario che i trasporti pubblici siano implementati, in corse e carrozze, e che le nostre scuole possano essere riaperte in sicurezza, una volta per tutte”.
Stessa linea seguita dal deputato Luca Toccalini. “”Il Governo sta mettendo a rischio la salute di milioni di studenti e dei loro familiari – dice il coordinatore federale del movimento giovanile della Lega – vogliono imporre il rientro in presenza il 7 gennaio, ma in più di un mese di didattica digitale integrata nulla è stato fatto di concreto dall’esecutivo per consentire una ripresa in presenza in sicurezza”. La levata di scudi leghista è condivisa dal movimento giovanile della provincia di Caltanissetta, che fa riferimento ai mancati interventi per rafforzare i servizi essenziali e migliorare il tracciamento.