Gela. La lunga vicenda dell’indotto Eni, ancora lontana dall’essere risolta, si arricchisce di una nuova tappa. E’ stato firmato e pubblicato il decreto che ufficializza la cassa integrazione straordinaria per i dipendenti dell’azienda Smim, da decenni presente in città.
Sì al decreto per la cassa integrazione. Un passo essenziale, almeno stando agli stessi operai e ai segretari provinciali di Fiom, Fim e Uilm, per ottenere l’anticipazione degli ammortizzatori sociali da parte degli istituti di credito. Il decreto ministeriale, infatti, dovrebbe essere una garanzia più che sufficiente per dire sì all’anticipazione delle somme che verranno recuperate, nel proseguo, per il tramite delle casse dell’Inps. L’intervento degli istituti di credito, in una fase sempre più delicata sul fronte dei lavori appaltati da Eni, darebbe almeno una certezza ai tanti operai rimasti fuori dal ciclo produttivo. Proprio i vertici aziendali della Smim stanno valutando la possibilità di concedere le garanzie finanziarierichieste dalle banche per anticipare le somme della cassa integrazione straordinaria. A stretto giro, dovrebbe arrivare l’ufficializzazione del sì al decreto anche per un’altra azienda in forte difficoltà, l’Elettroclima. In ballo, ci sono oltre cento lavoratori ai quali bisognerà aggiungere quelli di un’altra azienda metalmeccanica attualmente in attesa, l’Eurocoop. Giovedì un incontro in prefettura servirà a chiarire ulteriormente i particolari di una vicenda quanto mai difficile da risolvere.