Tolleranza degli abusi, pascolo tra le discariche a cielo aperto della zona industriale

 
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Gela. Pascolo tra i rifiuti di una discarica abusiva a cielo aperto, in contrada Brucazzi. L’area comunale, ormai al centro delle lamentele avanzate dagli imprenditori insediati nell’ormai ex Area di Sviluppo Industriale (Asi), sembra abbandonata a stessa. All’incapacità di bloccare l’avanzata dei troppi incivili, che al lancio del sacchetto associano indisturbati l’abbandono degli ingombranti, si accosta anche quella del pascolo abusivo in area urbana e, presumibilmente, inquinata. Il gregge di pecore, in verità, a detta dei residenti di contrada Giardinelli, spesso raggiunge anche una vasta area a ridosso del Palazzo di Giustizia. Sembra invece accantonato il giro di vite ai controlli voluto dalla giunta Greco che, nel periodo estivo, aveva permesso di smascherare e multare molti incivili.

In verità alle dimissioni dell’assessore comunale con la delega all’Ecologia ed ambiente non ha mai fatto seguito una nuova nomina da parte del primo cittadino Lucio Greco. L’indice è puntato anche contro la società campana Tekra, che da anni gestisce il servizio di raccolta dei rifiuti, incapace a garantire il corretto smaltimento degli ingombranti e il decoro urbano. Il Centro Comunale di Raccolta (Ccr) alle porte della città, dopo la chiusura, non è mai sostituito con un servizio adeguato. Era stato giudicato non idoneo e, successivamente, chiuso con un sequestro. L’unica nota positiva è giunta, negli scorsi giorni, dalla Regione che finanzierà la realizzazione di un nuovo Ccr mettendo a disposizione un importo complessivo di euro 1.175.444,16 euro. Il progetto voluto dall’ex assessore all’Ambiente, Grazia Robilatte, prevede la sua realizzazione a Macchitella, a ridosso del depuratore e dell’area di pregio del parco naturale di Montelungo.

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