Gela. Le accuse mosse dai magistrati della procura reggono. Così, si sono chiuse le indagini a carico di un commerciante settantenne.
Le travolse senza prestare alcun soccorso. Sarebbe responsabile di aver travolto, lo scorso luglio, nel cuore di via Venezia, due minorenni che stavano transitando lungo le strisce pedonali. L’uomo, inoltre, non avrebbe prestato alcun soccorso. Le conseguenze peggiori, con tanto di emorragie cerebrali e trauma cranico, vennero riportate da una quattordicenne. La sedicenne in sua compagnia, invece, riuscì a cavarsela senza ulteriori ferite. A travolgerle, stando ai magistrati della procura, sarebbe stata una Nissan Juke condotta dal titolare di un esercizio commerciale proprio in via Venezia. Il conducente non avrebbe arrestato la marcia, fuggendo.
Il cellulare incastrato nel cofano. A risalire all’automobile, dopo alcune ore, furono gli agenti di polizia del commissariato. Il telefono cellulare di una delle due ragazze travolte, infatti, s’incastrò nella calandra del cofano del potente suv. Le famiglie delle giovani, rappresentante dall’avvocato Giuseppe Condorelli, stanno seguendo l’intero iter del procedimento penale in atto. Non è da escludere che i magistrati della procura, dopo aver acquisito anche la relazione tecnica redatta da un perito nominato dal giudice delle indagini preliminari, possano richiedere il rinvio a giudizio del settantenne che, la sera dell’impatto, si sarebbe trovato a bordo del veicolo finito sotto sequestro.