Gli imprenditori sono in campo? Melfa annuncia la sua candidatura a sindaco

 
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L'imprenditore Maurizio Melfa

Gela. Nel giorno in cui il centro destra avrebbe dovuto sciogliere i nodi sul nome del proprio candidato sindaco, da scegliere tra Gioacchino Pellitteri e il forzista Massimiliano Falvo, l’imprenditore Maurizio Melfa ha fatto il suo esordio in politica annunciando la sua corsa verso la poltrona più importante di palazzo di città.

“Cambiare Gela”. Con un comunicato si è rivolto principalmente alla classe imprenditoriale per organizzare una lista con gli “uomini del fare”, annunciando la nascita di un movimento civico che potrebbe essere ribattezzato “Cambiare Gela”. “Vogliamo contrapposti alla malaburocrazia e malapolitica – dice Melfa – per meglio interpretare le esigenze della categoria degli imprenditori capace a garantire una forza economica, sociale e culturale”. In una lettera, inviata a 200 imprenditori della città, ha sintetizzato le motivazioni che lo spingono a scendere in campo elencando i punti in una prima bozza di programma.

“I politici locali bloccano lo sviluppo“. Gela sta rischiando di morire – spiega Maurizio Melfa – Come imprenditore e cittadino sento il dovere di fare qualcosa. Ritengo che lo stesso dovrebbero fare anche gli altri imprenditori. Non è più il momento di dare mandato ai soliti politici. Abbiamo una società al collasso. Sono certo che siamo di fronte ad un’emergenza sociale, con famiglie sradicate dal loro territorio in cerca di occupazione. Gli attuali politici sono garanti del cosiddetto “voto scambista” – aggiunge – La città non cresce per colta di questi individui capaci solo a bloccare ogni iniziativa imprenditoriale. Il politico chiede il consenso in cambio di un favore. E’ questo il vero male della nostra società. I nostri dirittisono sanciti dalla costituzione”. Maurizio Melfa, titolare della “Meic services”, che col padre Elio ha avviato in Sicilia la distribuzione di metano anche per autotrazione, gestisce anche una formazione di pallavolo che milita nel campionato nazionale di B1, assicura che “il nome del movimento non è ancora deciso come la collocazione politica. Ci rivolgiamo a tutti quelli che vogliono fare, di destra o sinistra. E’ un movimento civico che vuole partire dal malcontento della politica proponendo idee certe e costruttive. L’amministrazione comunale ha disatteso troppi impegni, dalle infrastrutture ai servizi. Siccome i politici non hanno la dignità di dimettersi, deve essere il popolo a mandarli a casa recandosi alle urne”.

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