Gela. Il caso dell’abbandono dei rifiuti a Manfria è sempre più politico. Quel sacchetto in strada ha portato ad emettere un verbale di infrazione nei confronti del consigliere comunale di “Un’Altra Gela” Romina Morselli. L’opposizione, seppur in maniera non compatta, ha contestato il silenzio del sindaco Lucio Greco, che solo pochi mesi prima aveva battuto sulla tolleranza zero contro i trasgressori che continuano ad abbandonare rifiuti in strada e nelle troppe discariche abusive del territorio. Secondo i consiglieri che hanno sottoscritto un appello pubblico, quello di Greco sarebbe un “silenzio complice”, a tutela di uno dei consiglieri del suo gruppo politico. Ora, spunta anche la petizione on line. Un gruppo di cittadini chiede espressamente le dimissioni del consigliere. La raccolta firme è stata caricata sulla piattaforma change.org. In base a quello che si legge, il consigliere dovrebbe lasciare non solo per il gesto, commesso comunque dal passeggero che era con lei in auto, ma anche per quanto dichiarato dopo che la redazione del tg di Telegela ha documentato l’accaduto.
“Con tali comportamenti il consigliere Romina Morselli si è dimostrata, a parer nostro – si legge tra le ragioni della petizione – non solo inadeguata a rappresentare i valori della nostra città, ma soprattutto irrispettosa nei confronti dei sacrifici di tutti i cittadini gelesi sensibili al decoro, alla qualità della vita e impegnati a ricostruire e valorizzare l’immagine e il nome di Gela”. Nel testo, viene chiesto un “sussulto di dignità” al sindaco, al presidente del consiglio comunale e al presidente della commissione consiliare ambiente, “i quali, a distanza di quasi una settimana dal servizio televisivo che ha portato alla ribalta questo fatto – scrivono ancora i proponenti della petizione – non hanno ancora espresso una sola parola pubblica sul fatto”. Ad oggi, però, il consigliere sembra avere la piena fiducia del sindaco, che non ha mai fatto riferimento al caso.
