Gela. Il quadro complessivo è più che semplice da tracciare, con un territorio locale in fortissima difficoltà economica. Ieri, i vertici dell’Ugl si sono riuniti in remoto, alla presenza anche del segretario confederale Andrea Alario, del vicesegretario generale nazionale Luigi Ulgiati, del segretario confederale responsabile delle politiche del Mezzogiorno Giovanni Condorelli e del segretario generale regionale Giuseppe Messina.. “ La pandemia ha fatto emergere tutte le fragilità del sistema economico–sociale che nel territorio, come pure in Italia, si è affermato negli ultimi anni, consegnando la necessità di definire alcune priorità importanti e tra queste quella che ci riguarda più da vicino è la centralità del mondo del lavoro in tutte le sue accezioni, punto di riferimento per le politiche nazionali, territoriali e regionali. In questi mesi, infatti, sono emersi con ancora più forza i guasti prodotti dalla selvaggia frammentazione del mercato del lavoro, con la conseguente diffusione della precarietà. Pensiamo soltanto a cosa ci si è dovuti inventare per sostenere il reddito di tanti lavoratori occupati con forme di lavoro che non avevano alcun sostegno – dice Alario – e il modo in cui sta procedendo il governo sull’uso delle ingenti risorse messe a disposizione dall’ Unione europea non è un buon segnale. Molte piccole e medie aziende hanno dovuto licenziare. La cassa integrazione è arrivata in ritardo, almeno laddove è effettivamente arrivata. L’Inps ha grossissime responsabilità. Molte madri con lavori part time precari hanno gettato la spugna: con le scuole chiuse i figli a casa la conciliazione è impossibile. Sono le macerie che lasciano sei mesi di convivenza con il Covid. Un affanno economico che morde la società provinciale, al pari dell’Italia. In una realtà territoriale come la nostra, che ha già dentro enormi sacche di nero, sottoccupazione e abusivismo, le prossime stagioni saranno difficili”.
L’Ugl però pensa che ci siano spazi di manovra, a partire dai giovani e ha deciso di affidare a Renzo Cacciatore il compito di riconnettere, su una piattaforma web, tutte le attività del sindacato. “Servirà un cambio di mentalità e di organizzazione, nella piena consapevolezza che la digitalizzazione – conclude Alario – è una delle tante sfide imposte dall’attuale periodo storico, giacché la tecnologia è diventata parte integrante della nostra esistenza”.