Gela. A fine anno toccherà al Piano economico finanziario, che traccia il quadro complessivo dei costi del servizio rifiuti. E’ più che probabile che il presidente dell’assise civica Salvatore Sammito inserisca il punto all’ordine del giorno, dato che il Pef va approvato nell’anno in corso. Dei contenuti, al momento, si sa ben poco. I tecnici del settore ambiente lo hanno trasmesso direttamente alla Srr4, che dopo l’approvazione lo gira all’Arera, per l’asseverazione finale, prima del passaggio in consiglio. E’ uno degli atti più delicati che l’amministrazione comunale dovrà cercare di condurre in porto. Il servizio rifiuti, del resto, ancora oggi è gestito in proroga da Tekra e cinque procedure per l’affidamento sono andate deserte. Sui costi complessivi, da anni la tensione è forte. Palazzo di Città, in vista dell’ennesima proroga a Tekra, ha anche adeguato alcuni importi, sia per il costo del personale che per l’indice Foi-Istat. Il Pef è stato redatto anche attraverso il supporto esterno di una società di consulenza individuata dalla Srr, scelta che ha spinto i funzionari del settore ambiente di Palazzo di Città a revocare il provvedimento che prevedeva proprio una consulenza, ma a carico del municipio per circa 8 mila euro.
Invece, è stata la Srr a provvedere. Già dallo scorso gennaio, i consiglieri della commissione consiliare bilancio hanno iniziato a chiedere le carte del Pef, tanto da far maturare non poche polemiche nel rapporto con l’ex assessore all’ambiente Grazia Robilatte, che ha lasciato il municipio dopo l’addio del Pd alla giunta del sindaco Greco.