Il rudere di via Venezia a rischio, due gru fanno paura: dove sono i costruttori?

 
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Sotto confisca anche il rudere di via Venezia

Gela. Otto mesi e nessuna risposta. Doveva essere un centro polivalente nel cuore di via Venezia, continua a rimanere un rudere con tanto di rischi per l’incolumità dei residenti della zona, compresi gli stessi agenti di polizia del vicino commissariato di via Zucchetto.

Le aziende non rispondono. Mentre è ancora in atto la contesta giudiziaria tra l’agrigentina Hopaf dell’imprenditore Giuseppe Burgio e la Sogresal di Salvatore Greco, nessuno ha mai provveduto a rimuovere le due gru montate all’interno del cantiere e ferme da quattro anni. Ma non è la sola inadempienza. Sia i tecnici comunali che il custode giudiziario dell’area hanno più volte sollecitato le due aziende ad intervenire per rimuovere i pericoli e mettere in sicurezza un cantiere alla mercé di tutti. Le risposte dai rappresentanti della società che acquistò l’area, ovvero la Hopaf, e di quella impegnata nell’esecuzione dei primi lavori edili, la Sogresal, non sono mai arrivate. Adesso, parte una nuova ordinanza firmata dai tecnici del settore edilizia di Palazzo di Città. Chiedono un intervento entro cinque giorni. In caso contrario, si dovrebbe provvedere attraverso un’azienda di fiducia. I costi dell’intervento, però, dovrebbero gravare sulle società rimaste inermi.

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