Gela. Il numero legale è venuto a mancare, ieri sera in consiglio comunale, al momento della trattazione delle due mozioni presentate dalla grillina Virginia Farruggia. Una seduta che non si è prolungata per molto, ma che ha generato non pochi sospetti politici. Farruggia aveva proposto una mozione sulle comunità energetiche, che punta a creare sistemi anche per l’abbattimento dei costi in favore dei ceti meno abbienti, e sull’attivazione di una convezione con i geometri del territorio (che potrebbero supportare le attività dei pochi tecnici comunali attraverso un fondo di rotazione dell’ordine professionale). Invece, l’assenza del numero legale fa slittare tutto e non è da escludere che possa essere un messaggio che la maggioranza ha voluto inviare alla grillina, anche dopo quanto accaduto sulla vicenda del polo energetico. “E’ inaccettabile e veramente puerile che questo si verifichi su temi importanti, come le misure contro la povertà e quelle che potrebbero risolvere i problemi del settore edilizio – dice Farruggia – anche le altre mozioni erano molto importanti e da sostenere, ma non credo che i temi ripresi dalle mie mozioni fossero da meno. Purtroppo non hanno fatto un danno a Virginia Farruggia o al Movimento cinque stelle ma alla città”. E’ passata, invece, la mozione presentata da Vincenzo Cascino, per il potenziamento delle pompe di sollevamento sul lungomare. Voto favorevole anche alla proposta dell’indipendente Paola Giudice, volta a definire un regolamento sulle progressioni verticali dei dipendenti comunali, evitando criteri eccessivamente discrezionali e premiando chi si distingue per il lavoro svolto.
Sì, inoltre, alla mozione portata in aula dai leghisti, che invece è rivolta a migliorare la pulizia di strade e marciapiedi nella zona di via Cristoforo Colombo, a ridosso del municipio. In aula, si torna domani per la seduta ordinaria.
