Butera. E’ stato firmato lo scorso 27 novembre il verbale di trasferimento e consegna per effetto del quale la gestione dell’impianto di depurazione delle acque reflue di Butera passa dal Comune a Caltaqua –Acque di Caltanissetta, gestore del servizio idrico integrato per il territorio della provincia. L’impianto in Contrada Fiumicello è già a regime ed ha una capacità di servizio per circa 6mila abitanti equivalenti. Si è concluso pertanto il percorso virtuoso intrapreso dal sindaco del Comune di Butera, dall’Autorità d’Ambito e da Caltaqua per rendere l’impianto funzionante e quindi per dotare la città di Butera del servizio di depurazione delle acque reflue con ricadute positive per l’ambiente e per la collettività dell’intero territorio. Questa mattina, si sono recati presso l’impianto di depurazione il sindaco di Butera Filippo Balbo, il presidente e il direttore generale dell’Assemblea Territoriale Idrica, Massimiliano Conti e Antonino Collura, e il direttore generale di Caltaqua Andrea Gallé. “Si è finalmente completato un percorso molto virtuoso che ha visto protagonisti il Comune di Butera, l’Ati e Caltaqua – ha commentato il primo cittadino di Butera Filippo Balbo – abbiamo ripreso e sbloccato una situazione che era rimasta a lungo ingessata, procedendo anche al necessario ammodernamento e adeguamento dell’impianto alla normativa di riferimento. La soddisfazione maggiore è di poter consegnare un impianto perfettamente funzionale e adeguato alle esigenze della comunità di Butera chiudendo così al meglio il periodo di attesa. Questa vicenda – ha concluso il primo cittadino di Butera – è anche la più chiara dimostrazione dell’estrema efficacia della scelta, da parte delle istituzioni, di condividere percorsi finalizzati esclusivamente al benessere e alla crescita della collettività”.
A sottolineare il ruolo proficuo della collaborazione istituzionale, a cominciare da quella tra i sindaci del territorio, è stato il presidente dell’Assemblea Territoriale Idrica Massimiliano Conti. “I primi cittadini stanno nuovamente iniziando a recitare un ruolo da protagonisti nella governance delle acque – ha osservato – da presidente dell’Ati sono molto contento che il mio primo atto esterno sia rappresentato da questo passaggio di consegne nella gestione del depuratore di Butera dal Comune a Caltaqua. Il percorso compiuto in questa occasione può ben rappresentare una best practice esportabile anche in altre aree del nostro territorio provinciale. Non meno importante anche il valore simbolico. E’ un ritrovato rapporto con l’ente gestore che deve sempre mettere in campo ogni sforzo possibile per stare vicino ai cittadini e per migliorare un servizio che è di importanza fondamentale per le nostre comunità. Un sentito ringraziamento va a tutti coloro i quali hanno lavorato per arrivare a questo risultato, a cominciare dal commissario dell’ex ATO Idrico in liquidazione ing. Alongi. Il passaggio di consegne del depuratore di Butera a Caltaqua rappresenta una tappa importante di un percorso, nel quale l’Ati vuol essere protagonista al fianco degli altri attori del territorio, che consenta al servizio idrico della provincia di Caltanissetta di essere sempre più adeguato alle legittime esigenze della sua operosa comunità colmando anche alcuni ritardi sin qui registrati”. Per il direttore generale dell’Ati Antonino Collura, “questo è un grande atto di civiltà per l’ambiente e per la collettività”. Il direttore generale di Caltaqua Andrea Gallè ha spiegato che “si tratta di un risultato molto importante per la città di Butera. La depurazione delle acque reflue rappresenta un servizio essenziale per la tutela dell’ambiente con ricadute positive per i cittadini che vivono in questo territorio. E’ uno degli aspetti più sensibili della complessa architettura del servizio idrico integrato e poter contare su impianti moderni ed efficienti è assolutamente strategico. Caltaqua ha da sempre operato seguendo la via maestra della ricerca del dialogo con le istituzioni e della migliore e più stringente sinergia operativa avendo come orizzonte di riferimento la piena sostenibilità ambientale, la tutela della salute e della sicurezza collettiva e il benessere delle comunità”. Con l’avvento dell’Ati si tenta un maggiore dialogo con Caltaqua, anche se la situazione in città come Gela è ancora di forte emergenza. Ati, Ato Cl6 e la stessa Caltaqua ieri hanno annunciato l’intesa sugli incrementi tariffari, “ridotti però del 4,2 per cento” rispetto al passato. A questo punto, l’ipotesi di uno scioglimento anticipato del contratto, così come deciso dalla commissione tecnica lo scorso anno, appare una strada piuttosto remota.