Gela. Per almeno due di loro, ieri è stato definito il patteggiamento, davanti al giudice Marica Marino. Sono in totale tre i coinvolti in furti di gasolio nei pozzi Enimed, spesso dismessi, presenti in alcuna aree rurali della città. I loro legali, gli avvocati Giovanni Cannizzaro e Carmelo Tuccio, hanno avanzato richiesta di definire la pena. Una scelta analoga verrà formalizzata anche dal legale (l’avvocato Filippo Spina) di un altro coinvolto. Le indagini sono partite dalla procura di Ragusa per arrivare anche in città.
Un’altra inchiesta è in corso per fatti analoghi, ma in territorio ibleo. Tra gli accusati, ci sarebbe anche un operatore dell’indotto Enimed. Pare che si recassero nelle zone dei pozzi con un mezzo da lavoro. Il gasolio sarebbe poi stato caricato per essere portato via.