Cantiere via Venezia abbandonato e senza interventi, assolto imprenditore: cade accusa

 
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Il cantiere è fermo da anni e ormai irrealizzabile

Gela. I mancati interventi nel cantiere che sulla carta sarebbe dovuto servire a realizzare un centro direzionale, a ridosso di via Venezia, non furono responsabilità dell’imprenditore edile Salvatore Greco. Il giudice Antonio Fiorenza lo ha assolto. Era accusato di non aver dato seguito alle disposizioni delle autorità, compreso il Comune, che imponevano interventi di manutenzione e adeguamento in un cantiere che dopo il fermo del progetto è rimasto quasi del tutto abbandonato, a pochi passi dal commissariato di polizia di via Zucchetto. Greco, sentito in aula, ha spiegato che dopo quanto accaduto intorno alle vicende di quel progetto, venne nominato un custode giudiziario, con l’avvio di procedure che hanno escluso qualsiasi possibilità di ingresso all’imprenditore e agli investitori, che avrebbero dovuto realizzare il progetto iniziale. “Il fatto non sussiste”, con questa formula il giudice ha assolto l’imprenditore, così come chiesto anche dal pm Gesualda Perspicace e dalla difesa.

Lo stesso Greco ha spiegato in aula che non avrebbe mai potuto dare seguito alle disposizioni delle autorità, proprio perché le procedure erano ormai coordinate da altri professionisti. Il cantiere, da allora, è rimasto irrealizzato, proprio davanti al commissariato di polizia, con gravi coseguenze anche sulla tenuta statica.

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